Sono già in vigore le disposizioni in materia di par condicio, previste dalla legge 22 febbraio 2000, che disciplinano i programmi di comunicazione politica, i programmi di informazione, i messaggi politici autogestiti (gratuiti e a pagamento) e i sondaggi politici ed elettorali sulle emittenti radiotelevisive locali.
Lo ricorda il Corecom Sardegna, che ha predisposto un decalogo sui comportamenti da tenere durante la campagna elettorale per le regionali del 25 febbraio.
“Faccio appello alla professionalità dei colleghi giornalisti – dichiara il presidente del CORECOM Sardegna, Sergio Nuvoli – perché sia garantita una rappresentazione mediatica equilibrata di tutte le forze politiche in campo, anche le più piccole e le più giovani.
I giornalisti e quanti lavorano nella comunicazione istituzionale hanno una grande responsabilità per informare correttamente i cittadini e le cittadine in una contesa elettorale dai toni già particolarmente accesi”.
Il Corecom ricorda inoltre che, dalla data di convocazione dei comizi elettorali – 14 dicembre 2023 – e fino alla chiusura delle operazioni di voto, l’art. 9 della legge 28/2000 fa espresso divieto alle Pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione. E’ prevista soltanto un’eccezione, per quelle attività effettuate in forma impersonale e che siano indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni. Tutte le altre attività di comunicazione istituzionale sono sanzionabili.