Passa in Consiglio regionale la norma che modifica l’assetto degli enti locali in Sardegna.
Il provvedimento è stato approvato con i voti della maggioranza.
La norma, dopo due anni dal ripristino delle province, interviene per dare gambe alla riforma degli enti locali dell’aprile 2021, che porta a sei le Province: Gallura- Nord-Est Sardegna, Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano e a due le Città metropolitane con quella nuova di Sassari.
Il testo inserito nel collegato serve ad ‘aggiustare’ la riforma, impugnata dal governo dopo qualche mese dal via libera e salvata dalla Corte costituzionale e riguarda la fase transitoria e di successione dai vecchi ai nuovi enti, stabilendo tempi, modalità e procedure nel passaggio al nuovo assetto.
Il correttivo, simile a quello di Peru, è stato presentato dal consigliere dei Progressisti Gianfranco Satta con i colleghi Massimo Zedda e Francesco Agus.
Lo stesso Antonello Peru poco prima aveva ritirato il suo con la promessa di un passaggio in commissione. Il tentativo, chiaro, è di ripetere il blitz già avvenuto e andato a buon fine durante i lavori sul collegato, sui 50 milioni per lo stadio di Cagliari.
Il testo precisa che ai Comuni spetta “il rilascio delle concessioni demaniali stagionali sui beni del demanio marittimo o della navigazione interna sulle aree scoperte o che comportino impianti di facile rimozione per finalità turistiche a servizio delle strutture ricettive e sanitarie”.