Lo Stato venne a sapere della morte di Aldo Moro ore prima della telefonata con cui le Brigate Rosse annunciavano la presenza del cadavere in via Caetani.
A rivelarlo, in una lunga inchiesta di Report che andrà in onda questa sera, è Claudio Signorile, allora numero due del Partito Socialista.
Intervistato dai giornalisti della trasmissione televisiva, ricorda quanto avvenuto la mattina del 9 maggio 1978, il giorno in cui venne ritrovato il corpo del presidente della Dc, quando si trovava nella stanza di Cossiga. “Si accende il cicalino e dal cicalino la voce – racconta Signorile – Due messaggi. Il primo: la macchina rossa eccetera dentro, poi il secondo dopo qualche minuto: la nota personalità, linguaggio burocratico del ministero degli Interni, per personalità si tratta eccetera, eccetera a quel punto mi dice mi devo dimettere e io dico, fai bene. Ci abbracciamo”.
Il giornalista fa presente che quella telefonata arrivò di prima mattina, intorno alle 9.30, mentre quella delle Br arrivò solo alle 12,15. Dunque Cossiga, allora ministro dell’Interno, avrebbe saputo della morte di Moro ore prima del ritrovamento ufficiale.
Nella puntata di questa sera, il programma di Sigfrido Ranucci pubblicherà anche altre interviste e testimonianze di quei giorni, in cui si ipotizza anche un coinvolgimento nel caso dei servizi segreti inglesi.