La maggioranza di centrodestra della commissione di vigilanza sulla Rai ha vinto il braccio di ferro con la presidente Barbara Florida e i rappresentanti del M5Stelle per portare alla “sbarra” Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report e il dirigente Rai responsabile dell’approfondimento, Paolo Corsini, dopo la puntata di Report in onda domenica sera, il cui punto forte era un servizio sull’eredità Berlusconi.
Ma cosa ha trasmesso Report per provocare una tale bufera? “In estrema sintesi la puntata si è concentrata sul testamento di Berlusconi e sulle figure di Marta Fascina e Marcello Dell’Utri”, scrive l’Ansa. “In particolare spicca la testimonianza di quello che viene definito un ex parlamentare di Forza Italia, di spalle e coperto dall’anonimato, che parla del ruolo di Marta Fascina in Forza Italia, della sua influenza su Berlusconi ed anche nella caduta del governo Draghi. Secondo il testimone, più che da una visione politica, la compagna del Cavaliere sarebbe stata mossa dal desiderio che Berlusconi tornasse a Palazzo Chigi. “A un certo punto – racconta l’intervistato partendo da anni indietro – il rapporto tra Berlusconi e la Pascale era diventato violento, ogni giorno una sceneggiata”.
A marzo 2020, poi, dopo la pubblicazione delle foto su Diva e Donna, “lui andò in un resort in Svizzera e
si portò dietro Fascina e questo aprì di fatto la crisi con Pascale”. “Con il senno di poi aggiunge – a Berlusconi giova più la Pascale che la Fascina”, perché “la figura di Marta è diventata di colpo imponente”, “soprattutto in politica, perché partecipava a tutti gli incontri e passava ore del giorno a condizionarlo”.
A gennaio 2022 il ricovero del Cavaliere al San Raffaele, poi il matrimonio simbolico e la nuova candidatura di Fascina nel collegio di Marsala, in Sicilia.
Il parlamentare parla anche del ruolo di Fascina nella caduta di Draghi: “Tutti i giorni gli diceva: deve cadere, deve cadere. Non c’era nessuna strategia, erano gli sfizi di una donna convinta che Berlusconi sarebbe ridiventato di nuovo presidente del Consiglio”.
Poi ancora una lunga analisi del testamento del Cavaliere, con approfondimenti sul ruolo di Marcello Dell’Utri e sui compensi ricevuti negli anni.
Il servizio ripropone diversi interventi del notaio PierCarlo Mattea, insieme alle analisi di Patrizia Giachin, perita grafologa del Tribunale di Modena, sui testamenti di Berlusconi, in particolare sull’ultimo, presentato al notaio direttamente da Fascina.
A raccontare della convocazione in commissione di Vigilanza è lo stesso Sigfrido Ranucci in un post pubblicato sui social.