Eleonora d’Arborea, Adelasia di Torres, Elena di Gallura, Benedetta di Cagliari.
La figura delle Giudicesse diventa lo spunto per creare un’opera d’arte evocativa, contemporanea, aperta all’apporto creativo in senso lato.
Con poche linee guida e due parole chiave: accessibile e inclusiva.
E’ aperto sino al 19 novembre il bando di selezione per una residenza artistica nel Sulcis Iglesiente che ospiterà, dal 4 al 16 dicembre, un collettivo multidisciplinare di artiste e artisti, ricercatori e ricercatrici, con una particolare attenzione agli ambiti del linguaggio sonoro e visuale e che affronteranno il tema di progetto esplorando nuovi approcci per la scoperta del territorio attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità che lo abitano.
I partecipanti sono chiamati a rileggere, in chiave contemporanea, la figura delle regine che governarono i giudicati e il loro ruolo nello sviluppo della storia della Sardegna. È il senso dell’iniziativa promossa dalla Società Umanitaria di Carbonia in collaborazione con le associazioni Terras e U-Boot Lab. “Giudicesse 2030″si inserisce nel solco dell’agenda europea 2030 per lo sviluppo sostenibile.
“Tra gli obiettivi del progetto un accrescimento dei processi di valorizzazione dell’area del Sulcis Iglesiente, territorio fortemente caratterizzato da fenomeni di marginalizzazione economica e sociale, ma anche da una forte e nuova vivacità culturale e associazionistica, in dialogo con la quale da anni si pone l’attività del Csc Carbonia della Società Umanitaria”, spiegano gli organizzatori.
Il collettivo, che potrà essere già istituito formalmente o da istituirsi in modalità informale in occasione della call, dovrà essere costituito da un numero minimo di due persone.