Riapre l’ex mattatoio di Sassari e diventa un luogo di cultura

Sassari si riappropria di uno spazio chiuso da quasi un quarto di secolo.

L’intesa tra il Comune e l’Accademia di Belle Arti Mario Sironi restituisce a nuova vita l’ex mattatoio civico di via Maurizio Zanfarino, di fronte alla palazzina di piazza Conte di Moriana che ospita l’Accademia.

La riapertura dei cancelli è fissata per il 21 marzo con una giornata di studi in onore di Antonio Bisaccia, che ha diretto la ‘Sironi’ sino alla sua prematura scomparsa, lo scorso anno.

Sarà l’ideale passaggio di consegne stabilito dalla recente delibera della giunta comunale per la concessione in comodato gratuito trentennale del complesso di quasi 7mila metri quadrati, ristrutturati al 70%. Il Comune usufruirà per 60 giorni all’anno del teatro da 400 posti e degli spazi esterni da destinare ad attività culturali secondo un cronoprogramma condiviso.

L’Ex-Mà ospiterà il Villaggio della Cultura e della Scienza, di cui si parla dagli anni Novanta. L’Accademia completerà il restauro grazie al milione di euro assegnatole nel 2022 dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e sosterrà le spese di manutenzione, il Comune curerà l’illuminazione delle aree esterne, i consumi e gli spazi verdi.

“Si conclude un lungo iter, iniziato molti anni fa con l’avvio del restauro dell’ex mattatoio, chiuso nel 2000 – commenta il sindaco Nanni Campus – L’amministrazione considera l’Accademia una colonna portante della cultura e dell’istruzione per la città, il territorio e tutta l’Isola e l’ha ritenuta la più idonea a usufruire di nuovi e più adeguati spazi di valenza anche museale”.

Il mattatoio comunale è sorto tra il 1895 e il 1898. Dismesso dopo quasi un secolo e dopo un periodo di sostanziale abbandono, si è iniziato a discutere della sua riqualificazione per rafforzare e integrare l’offerta formativa garantita da Università di Sassari e Accademia Sironi. Il restauro è partito nel 2009, mentre è del 2007 il protocollo d’intesa per l’assegnazione di quasi 6 milioni al Comune e 5 milioni alla Soprintendenza. Nel 2015 l’accordo di cooperazione fra Comune e Accademia, nel 2018 l’assegnazione in comodato d’uso gratuito.

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