Riccardo Struglia e il calcio giovanile

“Sono il numero 1, ma solo per la maglia, chi sono avrò tempo di dimostrarlo”

Dice Riccardo Struglia, Classe 2009, giovanissimo portiere approdato quest’anno nella squadra Frassinetti Elmas Villasor, che ha conquistato il cuore  dei suoi compagni di squadra che ripongono in lui una grande fiducia. Sicuramente il merito va a anche agli allenatori e ai tecnici che hanno saputo creare un gruppo molto affiatato come: Gigi Corellas, Giorgio Piredda, Mattia Carta e il dirigente R. Fanni.

Riccardo ha iniziato prima a giocare a calcio e poi a parlare, era all’asilo quando muoveva i suoi primi passi nei campi  della vecchia squadra Flamengo. Questo è stato per lui fondamentale per imparare a parlarne e a comunicare, in quanto aveva un ritardo nel linguaggio, ormai completamente superato. Riccardo deve molto al calcio, e al suo vecchio compagno di squadra Sebastian Cera, ora ottimo centrocampista nella Palma Monteurpinu, che lo coinvolse in questo sport dal quale nessuno dei due poi si è mai più allontanato.

Riccardo si allena tutti giorni per poter dare il meglio di sé e per non perdere la fiducia dei suoi compagni che adora. Attualmente sta giocando nel campionato giovanissimi provinciale under 15, e sta riscontrando un grande successo anche da parte dei genitori delle squadre avversarie che si complimentano con lui. Sono piccole soddisfazioni, ma lui sa che però la strada è tanto lunga per diventare un bravo portiere e che dovrà allenarsi sempre di più. I suoi compagni di squadra lo hanno definito il loro “Meret”, ma a conquistarli, oltre alle sue strepitose parate, dev’essere stato proprio il suo bel sorriso, il sorriso di un giovane ragazzino, che per imparare a parlare, ha dovuto prima correre. Lui, grazie al calcio, ha già vinto, e questo dimostra l’importanza che ha lo sport per la crescita di un individuo.

La redazione augura il meglio a lui e un augurio a tutti i ragazzi che si impegnano per coltivare il loro sogno.

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