Rifiuti: a Cagliari si cambia, obbligo di mastelli nei condomini

La gestione dei rifiuti a Cagliari continua con il porta a porta.

Ma ora, nei palazzi da sei unità abitative, spazio ai mastelli condominiali obbligatori.

Piano piano spariranno le isole ecologiche, considerate attrattici di extra spazzatura. E sarà lotta ai trasgressori della Tari, ancora al 25 per cento di evasione tra non iscritti e abusivi, con un’apposita taske force. Sono le linee guida del comune capoluogo in vista del nuovo bando sull’igiene urbana. Quello in corso scadrà, dopo sette anni, il prossimo 30 settembre.

“Si continua con i mastelli perché – ha spiegato nel pomeriggio l’assessora dell’Igiene del suolo Luisa Giua Marassi, in conferenza stampa – è il sistema che ha garantito una raccolta differenziata superiore al 76 per cento”. E un’ulteriore crescita della quota potrebbe anche incidere (ma è tutto da valutare) sulla diminuzione della Tari.

Altre misure: ci sarà una squadra di otto addetti contro l’abbandono dei rifiuti. “Ma sará importante un patto ambientale di comunità con i cittadini, altrimenti diventa una lotta impari”, ha chiarito l’assessora. Verifiche con probabile bocciatura dell’avveniristico sistema di svuotamento a pressione a Sant’Elia.

“Il Comune – ha assicurato Giua Marassi – sarà molto attento al quartiere, ancora caratterizzato da circa venti punti abusivi di abbandono che devono essere costantemente ripuliti”.

Confermata la pulizia ordinaria e straordinaria già sperimentata nelle scorse settimane.

Exit mobile version