Una serie di opere di manutenzione ordinarie e straordinarie per riavviare tutte le linee produttive, compresa quella del trattamento dei rifiuti umidi.
Sono quelle messe in campo sin dal primo giorno dall’acquisizione dell’impianto – il primo gennaio di quest’anno – dalla nuova gestione del Consorzio industriale di Villacidro, emerse anche ieri dall’incontro con la Regione Sardegna e in particolare con l’assessora dell’Ambiente Rosanna Laconi.
“L’intesa con la Regione – sottolinea il nuovo presidente Enrico Caboni – prevede poi, nell’arco di poco tempo, di intervenire sulle criticità ancora presenti con gli attuali finanziamenti che saranno poi implementati”.
Dopo il raggiungimento dell’equilibrio nella gestione della depurazione delle acque reflue e del trattamento del secco, da ieri è stato riavviato l’impianto per il processo di trattamento dell’umido, “anche per venire incontro alla mole di produzione derivante dalla stagione turistica in tutto il territorio regionale”, precisa Caboni.
Il Consorzio ha anche deliberato, alla fine del mese di giugno, i disciplinari che sono stati trasmessi alla centrale di committenza, e a breve pubblicati, per l’affidamento della conduzione, all’interno della gestione diretta del consorzio, a società esterne per il periodo di due anni prorogabile a tre.
“Disciplinari che prevedono – precisa Caboni -, come d’accordo con i sindaci e le parti sociali, l’applicazione di premialità a favore delle ditte che riacquisiranno nel proprio organico i lavoratori dell’ex Villa Service”.
Il Cda del Consorzio è al lavoro anche su investimenti che serviranno a rendere l’impianto, riconsegnato dalla vecchia gestione in condizioni fatiscenti, tecnologicamente all’avanguardia e a farlo marciare a pieno regime, in modo da poter nel prossimo futuro programmare le altre assunzioni.
“Tutto questo – conclude Caboni – in linea con gli accordi già sottoscritti recentemente con il Comune di Villacidro, che con reciproca soddisfazione ha rivisto anche la rimodulazione del ristoro ambientale a favore dell’amministrazione e quindi della comunità, con il conseguente equilibrio della Tari”.