In una Sicilia in cui sopravvivono ancora retaggi di una cultura che vuole la donna provocatrice col suo corpo, che per essere degna di onore deve sottostare alle regole maschili, che non può scegliere, non mi sorprende sentire di un branco che attacca una ragazza.
Non mi sorprende ma sicuramente mi disgusta e mi riporta a quello che è il mio pensiero rispetto alla figura della donna nella nostra società: manca il rispetto.
Rispetto per la persona. Rispetto per una ragazza che magari si è pure ubriacata di sua volontà ma che comunque ha diritto di essere rispettata. E invece questi ragazzi, per soddisfare la carne – come dicono essi stessi – approfittano della ragazza, decidono cosa deve volere e la usano come un oggetto, per poi abbandonarla dolorante al suo destino.
In tutta questa storia io ci vedo solo una mancanza di rispetto. Quel rispetto che i genitori che suggeriscono di screditare la ragazza per essere giustificati, non hanno e non possono insegnare. Perché una donna può anche scegliere di fare sesso con più uomini, ma deve essere lei a scegliere e questo non la renderebbe comunque meno degna di rispetto.
Quel rispetto che manca tutte le volte che insegniamo ai nostri figli che con la prepotenza possiamo predominare sul prossimo. Il rispetto per il prossimo, che sia un uomo o che sia una donna. Quel rispetto che nasce dalla capacità di mettersi nei panni dell’altro e ci impedisce di dire ‘ io ho ragione e tu no’.
Non serve declinare i sostantivi al femminile se non si conosce il rispetto.
Non serve sventolare le bandiere del femminismo se non si riconosce il rispetto.
Solo il rispetto può eliminare la violenza di genere.
#rispetto
#no!AllaViolenzaDiGenere
#si!AlRispetto
L’Opinione di Lucia Manca