Riapre i battenti dal 22 luglio, e sarà visitabile fino al 17 settembre, la Fiera dell’artigianato artistico della Sardegna, ospitata nello spazio espositivo di piazza Martiri della Libertà, a Mogoro.
L’edizione 62 della manifestazione prosegue sul filo conduttore avviato lo scorso anno -‘Dove tutto nasce’ -, ma con una immagine grafica rinnovata.
Gli artigiani che esporranno sono un centinaio, veri e selezionati artisti dei settori della ceramica, della tessitura, dell’oreficeria, del legno, vetro, ricamo, intreccio, coltelleria, pelletteria, marmo, metalli e agroalimentare.
Il 21 luglio ci sarà la cerimonia di inaugurazione, da sabato 22 luglio la Fiera sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 10 alle 21.
“Anche quest’anno – ha detto il sindaco di Mogoro, Donato Cau – in vetrina ci sarà la produzione artigianale sarda, unica e veramente di qualità, che ha davvero conquistato migliaia di visitatori, molti dei quali ogni anno attendono questo appuntamento. La Fiera di Mogoro è la fiera del Parte Montis ed è la fiera della Sardegna: lo vediamo dai numeri delle visite, dei biglietti venduti, del fatturato, ma soprattutto ne abbiamo riscontro diretto da chi fa tappa a Mogoro nelle settimane della Fiera, tanti sardi e tanti turisti stranieri. Quest’anno – sottolinea ancora il primo cittadino – c’è un valore aggiunto per me importante: la collaborazione di alcune associazioni che lavorano con persone fragili e con migranti”.
Secondo la neo direttrice artistica, Anna Cabras, “c’è differenza tra fiera dell’artigianato e dell’artigianato artistico, qui a Mogoro anche quest’anno ci saranno prodotti molto particolari, originali, preziosi, che abbiamo voluto esaltare con un allestimento semplice, minimal. I settori – ha precisato ancora – sono ben delimitati, anche culturalmente, c’è equilibrio nell’esposizione e un ordine che valorizza ogni singolo prodotto, unico e di qualità. La visione è più da esposizione museale e meno da fiera mercato”.