Roma, la denuncia del militante di Rifondazione Comunista: “Sono stato aggredito. Aveva un manganello”

Nei giorni scorsi a Roma, un sostenitore di Israele “ha aggredito il nostro compagno Giovanni Barbera e ha infranto la vetrata della nostra federazione di Roma a Piazzale degli Eroi”, inizia così la nota pubblicata su Facebook dal segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, che ha denunciato l’accaduto.

“L’aggressore stava strappando manifesti di solidarietà con il popolo palestinese quando il compagno Barbera lo ha invitato a smetterla. Per risposta l’aggressore ha tentato di colpirlo con un manganello retrattile e con una bottiglia”, si legge ancora. “Per fortuna non mi ha colpito con il manganello retrattile perché sono indietreggiato nel tentativo di rifugiarmi all’interno della sede. Dopo mi ha colpito con due e tre calci sul pube” ha detto Barbera.

L’aggressore sarebbe stato identificato dai carabinieri. “Portava la kippah e si direbbe quindi appartenente alla comunità ebraica. – sottolineano da Rifondazione Comunista – Questo ci amareggia perché ancora una volta si confermerebbe la deriva della comunità ebraica romana. L’identificazione con Israele, anche quando a guidarlo è l’estrema destra di Netanyahu, sta conducendo verso posizioni e comportamenti inaccettabili. Siamo solidali con la causa palestinese proprio per fedeltà ai principi democratici, internazionalisti e antifascisti che ci impongono di contrastare l’antisemitismo. Ci aspettiamo che i vertici della comunità ebraica condannino questa aggressione. Al compagno Barbera, responsabile organizzazione della federazione di Roma e componente del Cpn, la solidarietà di tutto il partito e il ringraziamento per la determinazione con cui ha affrontato questo esaltato”, conclude la nota. Nel frattempo le indagini vanno avanti.

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