A chiedere aiuto alla Fials(Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), ancora una volta sono i lavoratori della RSA Monsignor Angioni (Congregazione Religiosa suore figlie di Maria SS. Madre della provvidenza c del Buon Pastore)
“Oramai da nove anni, dopo aver ricevuto una circolare con la quale si comunicava al personale che per qualche mese, a fronte di difficolta economiche, avrebbero percepito lo stipendio suddiviso in due trance, il 70% entro il 10 del mese e il restante 30 % entro il giorno 20, nulla è cambiato, purtroppo, si trovano ancora in una situazione di permanente instabilità economica”, afferma Giampaolo Cugliara, Segretario Territoriale Fials.
“Tutto ciò, nonostante gli accordi e le rassicurazioni avute nell’ultimo incontro tenutesi con il rappresentante della RSA in merito al puntuale pagamento dello stipendio, in un’unica soluzione, con decorrenza dal mese di Aprile 2025″…”Forte è la preoccupazione degli operatori della RSA Monsignor Angioni che hanno continuato a prestare la loro attività con il massimo impegno nonostante il grave inadempimento del datore di lavoro, senza mai dimenticare che nella struttura assistenziale in cui operano sono ospitati tanti anziani. Purtroppo la condizione avvilente in cui sono costretti, per la mancanza dei mezzi di sostentamento dovuti e non pagati, non gli permette di garantire le loro famiglie e onorare i debiti assunti (quali mutui, prestiti, bollette, etc.), circostanza che porterà i lavoratori a cercare sicurezza economica altrove, con conseguenze inevitabili sull’assistenza ad oggi erogata”. prosegue Cugliara.
“La Fials chiede per i lavoratori rappresentati che costituiscono quasi la totalità dei dipendenti della RSA il pagamento dello stipendio puntuale in un’unica soluzione come avviene in tutte le altre RSA e/o centri assistenziali in capo alla Congregazione M. Angioni (Villa Maria, Piccola Casa, etc.), perché queste differenze?”. incalza la Filas
“Stanchi delle risposte fornite dalla Congregazione che attribuisce inadempimento contrattuale al mancato pagamento da parte dell’ARES, la Fials chiede all’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna di fare chiarezza, una volta per tutte, sulla posizione dichiarata dai rappresentati della RSA”…”La Fials a tutela dei propri iscritti si vedrà costretta ad intraprendere tutte le iniziative, anche di natura giuridica, nonché a dichiarare lo stato di agitazione per tutelare ì diritti dei lavoratore, costantemente violati”, conclude Giampaolo Cugliara.