Russell Crowe, ‘nel rock c’è senso di libertà’

“Nel rock c’é sicuramente un senso di libertà.

A differenza del teatro, dove hai il pubblico dal vivo ma i dialoghi sono programmati, durante un concerto non sai mai quello che succederà e non sai mai fin dove ti porterà l’energia”.

Così l’attore e musicista neozelandese Russell Crowe, intervistato da Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”, su Raiuno, ha fatto riferimento al concerto con cui il 20 giugno, nel teatro Politeama di Catanzaro, aprirà il suo tour di concerti in Italia.

Lo spettacolo è stato organizzato per festeggiare i 20 anni del “Magna Graecia film festival”, in cui direttore artistico é Gianvito Casadonte, in programma dal 30 luglio al 5 agosto nel capoluogo calabrese.

Crowe, voce e chitarra, si esibirà insieme al suo gruppo, gli “Indoor Garden Party”, dopo Catanzaro, il 22 giugno a Taranto, il 25 giugno a Roma ed il 27 giugno a Bologna.

Il tour dell’attore e musicista approda in Italia dopo i 17 concerti fatti in Australia “che sono stati – ha detto Crowe – molto seguiti ed apprezzati, con la partecipazione di amici e colleghi come Michael Bublè. Non vedo l’ora di essere a Catanzaro e di fare gli altri concerti programmati in Italia.
Sarà molto divertente”.

Crowe, premio Oscar per “Il Gladiatore” nel 2001, ha detto di amare l’Italia, ed in particolare Roma. Città cui é molto legato, in particolare dopo la sua interpretazione ne “Il gladiatore”, diretto da Ridley Scott, che nel 2001 gli é valso l’Oscar come migliore attore protagonista. “Amo Roma – ha detto Crowe – ed ogni volta ci torno molto volentieri. É divertente perchè le persone mi fermano per strada e mi salutano come si fa con un vecchio amico o addirittura con un parente. Tutto questo é bellissimo”.

Nel corso dell’intervista Crowe ha parlato anche del suo rapporto con la religione. “La mia ricerca sul piano religioso – ha detto – è stata complessa, per molti aspetti. Ora però vedo le cose in modo semplice e chiaro. Scelgo la fede, scelgo di credere”.

La canzone italiana preferita di Russell Crowe? “Volare”, di Domenico Modugno, “senza alcun dubbio”.

Exit mobile version