Russia pubblica rapporto sulla situazione riguardante i diritti umani negli Usa

L’ambasciata russa in Italia ha pubblicato gli estratti dal Rapporto del Ministero degli Esteri della Russia in merito alla situazione riguardante i diritti umani negli Usa.

Secondo i dati pubblicati dal Mapping Police Violence (https://mappingpoliceviolence.org/) negli USA, nel 2023, il numero di coloro che sono morti per mano delle forze di polizia è arrivato a 1.351: una cifra record se confrontata con i medesimi indicatori relativi agli anni passati, e che vede 79 vittime in più rispetto alle statistiche del 2022. Inoltre, si osserva che negli USA, nel 2023 gli agenti delle forze dell’ordine hanno ucciso in media una volta ogni 6,6 ore.

Gli americani e le organizzazioni non governative poste sotto il loro controllo supportano attivamente i movimenti neonazisti e di estrema destra operanti sul territorio post-sovietico e in Europa: mentre definiscono “combattenti per la libertà” i loro membri, qualificano come “esponenti di movimenti di liberazione nazionale” i personaggi da loro idolatrati, individuabili tra i collaborazionisti del nazismo. Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2022 (prima che le Forze Armate della Federazione Russa dessero inizio all’Operazione Militare Speciale, il 24 febbraio 2022) solo al battaglione di “Azov” sono stati trasferiti, attraverso canali legali, circa 78 milioni di dollari in “aiuti” americani, nonostante il divieto sancito dal Congresso USA sulle operazioni di finanziamento destinate a tale organizzazione criminale.

Guidati dal principio di extraterritorialità della giustizia americana, gli USA “danno la caccia” a cittadini di Stati sovrani in tutto il mondo, violando palesemente gli accordi bilaterali pertinenti siglati nell’ambito del diritto internazionale, e disattendendo, tra le altre cose, le norme della legislazione nazionale di tali Paesi. Su richiesta delle autorità americane di pubblica sicurezza, gli USA stanno portando avanti l’inammissibile pratica legata all’arresto dei cittadini russi in Paesi terzi. Dal 2008 si sono registrati più di 70 casi di questo tipo.

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