“Da oltre 30 giorni è in atto una feroce rappresaglia del governo israeliano contro i civili palestinesi inermi, bombardati indiscriminatamente per vendetta dall’ esercito sionista”, affermano gli organizzatori delle iniziative sarde in solidarietà con la popolazione palestinese.
Israele ha commesso crimini di guerra e contro l’umanità, bombardando case, ospedali, scuole, ambulanze, campi profughi, uccidendo oltre 10.000 civili palestinesi, di cui più di 4.000 bambini sotto i 12 anni.
Migliaia di corpi si trovano sotto le macerie, fra cui molte persone ancora vive, che non possono essere soccorse da nessuno perché i mezzi sono senza carburante e le strade inagibili.
La maggior parte degli ospedali hanno chiuso dopo avere lavorato per settimane in condizioni disperate e i pochi ancora aperti stanno per arrivare al collasso.
“L’obbiettivo di Israele sembra quello di attuare una “soluzione finale” a Gaza, costringendo 2,5 milioni di palestinesi ad andarsene, come furono già costretti a fuggire da quello che oggi si chiama Israele nel 1947 dal terrorismo ebraico”… “Nel mentre anche in Cisgiordania e a Gerusalemme si sfoga la violenza da parte dei terroristi ebraici, difesi e incoraggiati dall’esercito israeliano, che hanno ucciso centinaia di palestinesi nell’ ultimo mese”, prosegue la nota.
Per queste ragioni sono state promosse due iniziative in Sardegna il prossimo sabato 11 novembre, infatti a Nuoro è previsto un corteo con partenza alle 17 in via Lamarmora, davanti alla Stazione del treno.
Inoltre a Cagliari è stata promossa una veglia a partire dalle 20 in piazza Garibaldi.