Sabato 12 ottobre inaugura a Sardara la mostra “Nel segno della Dea Madre”

Sarà inaugurata sabato 12 ottobre alle 17.30, a Casa Pilloni (in vico Eleonora d’Arborea 10) a Sardara, la mostra “Nel segno della Dea madre”, che propone sculture e quadri di Carlo Romano Lavazza, organizzata dalla Cooperativa Villa Abbas in collaborazione con il Comune di Sardara.

Nell’occasione si terrà un incontro sulle Dee Madri al quale parteciperanno il presidente della Cooperativa Villa Abbas, Andrea Caddeo, il sindaco di Sardara, Giorgio Zucca, l’assessore comunale ai beni culturali, Roberto Caddeo, l’assessore comunale alla cultura, Antonio Mameli, il presidente della Fondazione Domus de Luna, Ugo Bressanello, il curatore dell’esposizione Giuseppe Garau. Presenta la giornalista Susanna Lavazza.

La mostra, a ingresso libero, sarà aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 18 fino a domenica 17, giorno in cui a Sardara si celebra la festa di Sant’Anastasia. Metà del ricavato della vendita delle opere sarà devoluto alla Fondazione Domus de Luna.

In terracotta, in bronzo, smaltate o dipinte: le Dee Madri di Carlo Romano Lavazza sono un viaggio nella storia e nell’arte di un sacro che appartiene forse più alla natura umana che al divino. Non è un caso se l’artista ha iniziato la sua lunga carriera come madonnaro a Parigi negli anni Sessanta, si è specializzato in disegno anatomico all’Accademia di Brera e ha seguito un corso con lo scultore Nicola Gagliardi, attivo nella Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Già paragonate a quelle di Giacometti e Manzù, le sue sculture sono metafisiche, parlano un linguaggio comprensibile a tutti ma nello stesso tempo misterioso. Anche i suoi quadri sono frutto di una grande ricerca sui materiali per cui Carlo Romano Lavazza ha vinto diversi premi ed esposto in tutta Italia. La sua passione sono sempre state le donne, in particolare le madri. Con l’ultima produzione rende omaggio a tutte le Dee Madri: dalla riproduzione della Venere di Willendorf (Austria), che ha circa 30 mila anni, a quella di Turriga (Senorbì), di 6000 anni fa, agli originali in bronzo, talvolta smaltato con i colori delle auto d’epoca, che rappresentano le madri moderne. Il culto del femminile si esprime anche nei dipinti con tre donne, a rappresentare un trittico.

Saranno esposte a Sardara da sabato 12 ottobre a domenica 17 novembre nella mostra a cura della Cooperativa Villa Abbas, in collaborazione con il Comune di Sardara.

Metà del ricavato sarà donato alla Fondazione Domus de Luna, presieduta da Ugo Bressanello, insignito dell’Onoreficenza di Ufficiale dell’Ordine di Merito della Repubblica italiana per aver “modificato la sua vita professionale e non solo, creando e dedicandosi a realtà che accolgono e assistono bambini, ragazzi e mamme in situazioni di grave difficoltà”.

“Con questa mostra la Cooperativa Villa Abbas prosegue nel percorso intrapreso ormai da decenni, funzionale alla valorizzazione del patrimonio locale e territoriale – sottolinea il presidente Andrea Caddeo – L’esposizione a Casa Pilloni risulta particolarmente interessante perché si inserisce all’interno di un contesto di grande pregio quale il Santuario nuragico di Santa Anastasia, il cui rimando alla sacralità costituisce il trait d’union tra arte e patrimonio”.

“La collaborazione tra la Cooperativa Villa Abbas e l’Amministrazione comunale è diventata un punto di forza nella promozione dei nostri beni culturali” evidenzia il Sindaco di Sardara, Giorgio Zucca. “Mi preme evidenziare che le iniziative culturali ripagano dal punto di vista turistico e di conseguenza economico, confermando che investendo sul patrimonio artistico, archeologico e storico si raggiungono obiettivi impensati. Non è un caso se abbiamo voluto fortemente la mostra di scultura e pittura dell’artista Carlo Romano Lavazza, legata alla Dea Madre e alla simbologia nel rappresentare la donna dal Paleolitico ai giorni nostri, con tutte le sfaccettature e tutte le relative problematiche. Un elogio e un ringraziamento va all’iniziativa dell’artista, che devolverà il ricavato della vendita delle opere alla Fondazione Domus de Luna, che si occupa di madri in difficoltà”.

“Oggi la figura della madre è spesso più fragile di quanto lei stessa non voglia e di quanto tutti noi pensiamo. Ha bisogno di sostegno e merita aiuto, questo è quello che cerchiamo di fare nelle comunità, nei centri d’ascolto, con i servizi di assistenza di Domus de Luna – spiega il presidente Ugo Bressanello – Questa bella iniziativa, “Nel segno della Dea Madre” contribuirà a sostenere le attività che ogni giorno portiamo avanti a favore di mamme e famiglie in grave difficoltà”.

In occasione della mostra la Cooperativa Villa Abbas organizzerà un laboratorio di ceramica dedicato proprio alla Dea Madre, rivolto ad adulti e bambini, con l’obiettivo di far conoscere la storia dell’età nuragica in maniera creativa e divertente traendo ispirazione da alcune opere dell’artista Carlo Romano Lavazza presenti nell’esposizione.

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