Il messaggio ufficiale nella chat dei capigruppo e dei consiglieri regionali è arrivato a pomeriggio inoltrato: “La seduta del Consiglio regionale già convocata per domani martedì 27 giugno 2023 è rinviata a data da destinarsi”, firmato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais.
Dunque è stata annullata la riunione dell’Assemblea che avrebbe dovuto cominciare, domani alle 10, con la discussione e il voto delle due mozioni delle opposizioni sulla sanità e nello specifico sui nuovi ospedali voluti dal governatore Christian Solinas e dall’assessore della Sanità Carlo Doria.
È l’epilogo di una giornata pesante per la maggioranza di centrodestra della Regione. Questa mattina il rinvio del già posticipato vertice di maggioranza, ufficialmente per indisponibilità di Fdi e Fi a partecipare, e lo slittamento a venerdì 30. Segno di incertezza ulteriore e distanze sempre più grandi nei rapporti interni ai partiti della coalizione di centrodestra, dopo che nei giorni scorsi i mal di pancia erano esplosi proprio dagli azzurri e dal partito della premier Meloni. Entrambi contro la scelta di interrompere gli investimenti già esistenti per la realizzazione di strutture ex novo.
Lo spettro del voto di domani mattina ha agitato le acque, con una maggioranza sempre più assente negli ultimi mesi dai lavori dell’Aula e il rischio di mancanza del numero legale e di un voto favorevole alla minoranza. Così si è corso ai ripari e, in attesa del chiarimento interno alla maggioranza, nessun confronto in Aula.
Subito all’attacco i gruppi dell’opposizione, con l’annuncio di una conferenza stampa domani mattina sull’annullamento della seduta e sulla “fine della legislatura di Christian Solinas”.
Durissimo anche il giornalista Mario Guerrini che afferma in un post: “Scandaloso! Impensabile! Vergognoso! La riunione del Consiglio Regionale della Sardegna di domani, sulla Sanità, è stata annullata. Perché, come ha ammesso il Presidente dell’Assemblea, il leghista Michele Pais, la maggioranza non c’è più. Un autentico golpe. Amministrativo e politico. Che fa a cazzotti con la Democrazia. Una bomba. In perfetto stile Circo Magico. L’ordine naturalmente si è ben capito da chi può essere arrivato”.