Il Coordinamento dei Comitati Sardi per la Sanità Pubblica ha promosso per sabato 24 giugno 2023 una manifestazione Regionale in difesa del servizio sanitario pubblico.
“La manifestazione vuole ancora una volta stigmatizzare quanto più volte denunciato e nel contempo rivolgere un appello ai politici perché si ponga rimedio allo scempio: chiusura di reparti ospedalieri, riduzione dei posti letto, insufficienza di medici, infermieri e OSS, lunghe liste per le visite specialistiche, prevenzione inesistente, comuni privi di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, meno spesa per la sanità pubblica e più per quella privata”, affermano gli organizzatori.
“Invitiamo cittadine e cittadini a partecipare numerosi alla manifestazione di Cagliari, con partenza alle ore 09:30 dal Parcheggi di Bonaria per viale Armando Diaz e arrivo nella piazza Vittime Del Moby Prince – scrivono gli organizzatori – non possiamo accettare, a 45anni dalla sua nascita, lo smantellamento del Servizio sanitario Nazionale ( SSN), basato sui principi di Universalità, Uguaglianza, Equità che per milioni di cittadine e cittadini ha significato pari opportunità di accesso alle cura a prescindere dalle proprie condizioni sociali ed economiche”.
“Purtroppo le scelte di politica sanitaria operate negli ultimi anni non hanno o garantito tali principi, ispirandosi semplicemente a criteri di risparmio della spesa pubblica, rafforzando la sanità privata e cancellando/depotenziando le due gambe su cui si reggeva il SSN – proseguono gli organizzatori – una politica che nel centro Sardegna ha avuto effetti devastanti, come ben testimoniano le centinaia e centinaia di manifestazioni, di marce, di raccolta firme, di sit in e di convegni svoltisi in tutte le parti del territorio provinciale e regionale e come raccontano quotidianamente le pagine dei quotidiani e dei social”.
“La pandemia ha portato allo scoperto criticità e fragilità che nessuna delle recenti riforme sanitarie regionali ( riforma Pigliaru e riforma Solinas) ha saputo/voluto affrontare né tantomeno risolvere”, prosegue la nota.
“Il 24 giugno sarà dunque una ulteriore tappa di mobilitazione generale e regionale, per chiedere interventi e investimenti straordinari in difesa della sanità pubblica e dei principi fondamentali (’universalità, uguaglianza e equità) su cui si basa il SSN istituita con la legge n.833 del 1978”, conclude la nota.