“Dopo il bluff degli ultimi cinque anni, tra inutili promesse di una sanità migliore, riproponiamo alla nuova giunta regionale e ai consiglieri del territorio l’urgenza di risolvere le esigenze di Alghero in tema di salute”.
Lo chiedono all’unisono i comitati a difesa della salute pubblica, per il punto nascite, il nuovo ospedale e contro la chiusura dell’ospedale Marino.
L’elenco delle emergenze è lungo, ma la priorità sottoposta alla presidente della Regione, Alessandra Todde, è la chiusura del punto nascita, “la cui ristrutturazione – denunciano gli stessi comitati – va a rilento e non si vede una data certa per la sua riapertura. La comunità attende risposte certe”.
Riduzione delle liste di attesa per numerose prestazioni specialistiche, piena operatività di diversi reparti, attivazione della Terapia intensiva, adozione del Piano nazionale delle cronicità per i percorsi assistenziali dei pazienti con patologie degenerative, assegnazione al Centro di salute mentale di un numero adeguato di specialisti, finanziamento del nuovo ospedale di Alghero: sono questi i punti su cui si focalizza da tempo la battaglia congiunta dei quattro comitati.
Ma “alle vecchie problematiche – sottolineano i referenti dei comitati – si aggiungono quelle nuove, come la chiusura della lungodegenza di Thiesi e il trasferimento nei vari reparti ad Alghero, che aggrava il già eccessivo carico di lavoro del personale in servizio”.,