Sanità: una bozza di riforma agita le opposizioni

“Mentre nell’aula del consiglio regionale si discuteva sul futuro del territorio della nostra Isola, con l’obiettivo di proteggerla dalla speculazione mascherata da transizione ecologica, la maggioranza era intenta a divulgare la bozza del disegno di legge con le ‘Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale’, che, per un insolito scherzo del destino, è finita anche nei cellulari di alcuni consiglieri della minoranza.

Una grave mancanza di rispetto verso i sardi e le loro aspettative, con l’unico obiettivo di predisporre un’ulteriore spartizione delle poltrone, in questo caso nel mondo sanitario”.

Lo denunciano le opposizioni in merito a una bozza circolata ieri in Aula – senza peraltro nessun logo della Regione – che servirebbe a “riorganizzare la rete ospedaliera preservando le strutture utili alla produzione di servizi nei territori; definire l’assetto istituzionale e organizzativo delle aziende sanitarie locali avendo riguardo alla particolare conformazione orografica della Sardegna, alle peculiari condizioni demografiche e del tessuto abitativo, alla situazione della mobilità in ragione della viabilità e dei trasporti nelle singole aree territoriali; garantire l’uniforme miglioramento della qualità e dell’adeguatezza dei servizi sanitari e socio-sanitari; adottare il metodo della prevenzione, anche attraverso la promozione di corretti stili di vita con particolare riguardo all’attività motoria, alla pratica sportiva e all’educazione alimentare e ambientale”.

“Chiediamo all’assessore Bartolazzi di venire in Aula a riferire sui metodi scelti per cambiare i vertici della sanità isolana”. dicono i rappresentanti dei gruppi di opposizione, Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia), Umberto Ticca (Riformatori sardi), Giuseppe Talanas (Forza Italia), Antonello Peru (Sardegna al centro – 20Venti, Franco Mula (Alleanza Sardegna) e Gianni Chessa (Gruppo Misto).

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