Più che la musica poté il pallone e così, anche se la faccenda non è ancora ufficiale, il Festival di Sanremo rischia di slittare in avanti di una settimana, non più dal 4 all’8 ma dall’11 al 15 febbraio 2025.
A costringere il festival della canzone italiana a ‘ricollocarsi’ è la Coppa Italia.
Per evitare liti in famiglia sulla gestione del telecomando e, più seriamente, un potenziale ridimensionamento degli ascolti e di conseguenza degli introiti pubblicitari, Viale Mazzini sta valutando di posticipare l’evento.
A lanciare l’allarme nei giorni scorsi era stato l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, stigmatizzando la decisione della Lega Calcio di far coincidere il calendario della Coppa, una esclusiva Mediaset, con la kermesse di Sanremo.
Dal punto di vista della Lega non ci sono alternative a quella settimana, perché, considerando le date delle gare della nuova Champions League, il calendario è già intasato in quel periodo. Una decisione ufficiale non è ancora stata comunicata dalla Rai. Si stanno facendo le valutazioni del caso, conti alla mano per capire quale potrebbe essere l’impatto sull’audience del Festival delle diverse competizioni. La Coppa Italia, trasmessa in chiaro da Mediaset, potrebbe offrire partite tra squadre top, con un seguito di tifosi importante, ma la settimana successiva, quella in cui dovrebbe slittare l’evento, ci sono comunque le Coppe europee, tra Champions e Europa League, anche se in pay. In ogni modo il 19 luglio a Napoli è in programma la presentazione dei palinsesti Rai ed entro quella data, forse proprio in quel contesto, è atteso l’annuncio ufficiale.
In caso di slittamento, la macchina organizzativa va infatti messa in moto subito. Come sottolineano oggi Il Secolo XIX e La Stampa, in città la modifica viene considerata come cosa fatta. Il nuovo sindaco di Sanremo Alessandro Mager, che proprio l’altro giorno aveva avuto un primo colloquio informale con la Rai, non ha voluto commentare. Ma, trattandosi di una variazione del regolamento organizzativo sostanziale e non relativa ai cantanti, secondo una prassi consolidata la questione dovrà essere portata comunque all’attenzione dell’amministrazione comunale. Ieri sera la notizia dello slittamento di una settimana ha iniziato a fare il giro della città e la prima conseguenza è stata la caccia al cambio delle prenotazioni che, in generale, vengono fatte con largo anticipo. E’ vero che ancora mancano più di sei mesi ma alberghi e case vacanze, che registrano il tutto esaurito per la settimana della kermesse, dovranno riorganizzare tutte le presenze, con il rischio che qualcuno si ritrovi senza cada né stanza nel caso di prenotazioni già effettuate da altri per la settimana dall’11 al 15 febbraio. Ma il possibile slittamento delle date riguarderà un po’ tutto, a partire dalla cittadella del Festival, agli eventi collaterali come Casa Sanremo e al palco dei live di piazza Colombo oltre agli ingaggi. L’unico a cui la modifica interessa né tanto né poco è il patron del Teatro Ariston Valter Vacchino. “Basta che ci dicano quando vogliono farlo e noi siamo pronti, che problema c’è?”.