“Sant’Antoni ‘e su fogu”, a Montresta il 16 gennaio si rinnova la tradizione de “Su Fogulone”

Il 16 e 17 Gennaio, a Montresta, torna, come di consueto, la festa dedicata a Sant’Antonio Abate.

Una tradizione che ha origini ancestrali e che apre le porte del nuovo anno dando “alle fiamme” gli eventi negativi di quello appena trascorso.

Nel tardo pomeriggio del 16 Gennaio si sfida il clima invernale, quasi mai clemente, e ci si riunisce per celebrare il Vespro che prevede la benedizione del gigantesco falò, allestito dai fedeli nei giorni precedenti la festa, e del pane fatto in casa che verrà distribuito agli astanti, nella piazza dedicata proprio al Santo anacoreta.

Quest’anno, sarà il “Comitato San Cristoforo”, col supporto tecnico della Proloco, ad occuparsi della cena di comunità, i cui proventi saranno destinati all’organizzazione della festa patronale del 28 Aprile. Un modo intelligente per reperire risorse finanziarie, che nei piccoli borghi dell’isola vanno purtroppo di pari passo col dramma dello spopolamento e, allo stesso tempo, l’occasione per ritrovarsi fra amici in quella che rappresenta una delle poche feste ancora capaci di coinvolgere tutte le generazioni del paese.

“Su Fogulone” rappresenta inoltre un “cordone ombelicale” che ancora alimenta il reciproco amore tra la “Terra Madre” e i “figli” che nel tempo sono dovuti emigrare. Un legame che difficilmente può essere scalfito e che in questa occasione riprende vigore spingendo tanti a rientrare, anche solo per una sera.

Il menù della cena prevede l’originale “salsiccia alla montrestina” alla brace, differente dalla classica salsiccia reperibile nelle attività commerciali, perché sottoposta ad alcuni giorni di essicazione e, talvolta, di affumicatura e perché realizzata con la ricetta della tradizione e con carni esclusivamente sarde.

Sarà inoltre possibile degustare il sublime formaggio arrosto ottenuto dalle greggi del territorio e sorseggiare un buon bicchiere di vino della nuova annata vitivinicola.

A rallegrare la serata con dell’ottima musica il bravissimo Pino Piu.

Il sindaco, Salvatore Salis, si dice convinto di riuscire a ripetere i risultati degli scorsi anni quando la festa si è protratta fino a tarda notte in un clima di calorosa accoglienza e fratellanza.

L’evento si concluderà il giorno 17 gennaio, con la celebrazione della messa dedicata a Sant’Antonio Abate e celebrata dal parroco Don Giuseppe Loche.

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