“E adesso i consiglieri regionali della Sardegna tremano: un cittadino di Nuoro, Felice Corda, ha presentato una denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Cagliari e alla Procura regionale della Corte di Conti sostenendo che la legge mancia con la quale gli onorevoli dell’isola hanno distribuito 22 milioni e mezzo più altri 78 e mezzo a “comuni, enti, privati, associazioni di vario genere senza alcun bando gara” danneggiando anche chi come lui ha pagato regolarmente le tasse è un reato e come tale va perseguito”, scrive Mauro Lissia sul Fatto Quotidiano.
” Corda, con il sostegno dell ’avvocato Carlo Lecca, scrive ai magistrati di sentirsi truffato. In realtà la vicenda anticipata dal Fa t t o il primo dicembre era già all’attenzione della Procura e sembra assomigliare molto a quella nota come “fondi ai gruppi” che nel corso degli ultimi dieci anni ha portato al giudizio del tribunale un centinaio di consiglieri ed ex consiglieri regionali sardi con una settantina di condanne definitive per peculato nell’isola e molte altre nella penisola. La denuncia, quattro pagine più gli allegati con gli emendamenti contestati all’assestamento di bilancio 2024, riferisce con precisione quanto è accaduto il 7 settembre secondo una prassi semplicemente incredibile: arrivati a fine anno, gran parte degli onorevoli sardi ringraziano amici, conoscenti e soprattutto elettori destinando loro omaggi in denaro pubblico che partono da 10 mila e arrivano a centinaia di migliaia di euro senza che le regalie siano precedute e ancora meno giustificate da alcuna domanda, progetto, istruttoria, valutazione, bando di gara e quasi sempre senza alcun rendiconto”, scrive ancora Lissia.
“Soprattutto –come sottolinea Corda – in mancanza totale di criteri che governino la distribuzione delle somme, comprese quelle ingenti. Nient’altro che ricche strenne natalizie decise con una semplice comunicazione agli uffici in danno scrive l’autore della denuncia – dei contribuenti e di chiunque altro non abbia rapporti stretti con la politica. Quest ’anno l’emendamento-mance è stato firmato dai capigruppo della maggioranza di centrosinistra Agus, Ciusa, Deriu, Cocco, Orrù, Pizzutto e Porcu. Secondo le informazioni raccolte dal Fa t t o i consiglieri di maggioranza avevano 250 mila euro da distribuire a piacimento, quelli dell’opposizione di centrodestra 150 mila. Ora saranno le procure ordinaria e contabile ad accertare se siano stati commessi reati e provocati danni erariali”, conclude Mauro Lissia.