Sardegna tra le regioni più veloci nei pagamenti dei lavori pubblici alle aziende: quarto posto in Italia.
I comuni saldano le fatture in 24 giorni, 8 meno della media nazionale.
È il quadro che emerge dall’ultima analisi sui “Tempi di pagamento dei Comuni”, realizzata dall’ufficio studi di Confartigianato Imprese Sardegna su dati Mef-Rgs.
Su 375 comuni isolani, 242 pagano entro i 30 giorni (il 64,5%), 124 entro i 60 giorni (il 33,1%), 8 arrivano a 90 (2,1%) e solo 1 tocca i 180 (0,3%). I paesi della provincia di Sassari risultano i più virtuosi; seguiti da quelli del Sud Sardegna con 29 di media, Nuoro con 32 e Oristano e Cagliari con 35.
“La velocità media dei pagamenti che abbiamo rilevato è positiva – commenta Fabio Mereu, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – ma ci sono ancora imprenditori sardi che ricevono ciò che dovrebbero oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario. Per questo è necessario sostenere quelle amministrazioni locali che non riescono a rispettare i termini della direttiva”. La proposta: “Sempre più necessaria – continua Mereu – la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa Pa”.
Il futuro? “È necessario impegnarsi affinché tutti paghino entro i termini stabiliti per legge – aggiunge Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato Sardegna – le nostre imprese artigiane non possono permettersi il lusso di attendere il saldo delle fatture oltre il dovuto anche perché a loro volta sono tenute a rispettare il calendario dei vari pagamenti e contributi che devono versare allo Stato. Abbiamo tanti esempi virtuosi di comuni che saldano tutto con largo anticipo: quindi si può fare”.