Sardegna quinta in Italia nella classifica dell’evasione fiscale con il 17,8%.
Ciò significa che, per ogni 100 euro di gettito incassato, quasi 18 sono “in nero”.
Il conto è salato: 2.401 milioni di euro di evasione, quasi 2,5 miliardi su un totale nazionale di 90.
Il recupero potrebbe passare anche attraverso le battaglie e i controlli di città e paesi. Ma solo sei comuni sardi (su un totale di 377) hanno ottenuto nel 2022 un contributo dalla lotta all’evasione fiscale dei tributi erariali grazie alle loro “segnalazioni qualificate”. Sono i numeri dell’Ufficio Studi Cgia sui dati del Ministero dell’Interno. Nelle tabelle del report Sassari è l’unico capoluogo di provincia dell’isola che nel 2022 ha guadagnato il premio: 5004 euro. È al 24/o posto in Italia. A quota zero, invece, Cagliari, Oristano e Nuoro.
Sardegna all’ottavo posto invece per presenza di costruzioni abusive con un tasso del 22,5%. Isola addirittura al sesto posto per tasso di irregolarità (dato dal rapporto tra il numero degli occupati non regolari e il totale degli occupati, regolari e non regolari) nel mondo del lavoro: registra il 14,7%.
“Ebbene, come è possibile che in molti comuni capoluogo di provincia non ci sia stato uno straccio di ‘segnalazione qualificata’ sulla presenza di abitazioni abusive o evasione fiscale? – si chiede la Cgia – Se solo una parte di queste irregolarità fosse stata comunicata secondo le procedure all’Agenzia delle Entrate, molti sindaci avrebbero più soldi a disposizione, mentre i cittadini onesti, che sono la maggioranza, avrebbero servizi migliori e tasse locali più leggere”.