Sardegna: Todde al lavoro sulla giunta in attesa dell’Abruzzo

Almeno la metà donne, e poi competenza e curriculum da far valere sulle questioni specifiche di settore.

Alessandra Todde, presidente in pectore della Regione Sardegna, ragiona sulla costruzione della sua giunta, per arrivare preparata e tagliare i tempi appena ci sarà la proclamazione ufficiale, non prima di metà marzo.

Un incontro informale c’è già stato e nei prossimi giorni seguiranno i bilaterali con le forze politiche. Con uno stop per la chiusura della campagna elettorale in Abruzzo, dove Todde sarà venerdì 8 marzo.

Dallo staff confermano che “tutte le forze politiche elette in Consiglio avranno rappresentanza” nel futuro esecutivo, che per la norma attuale prevede 12 assessorati. La neo presidente non ha mai nascosto di voler modificare questo assetto in modo da prevedere anche organismi inter assessoriali, passaggio, però, che deve essere fatto attraverso una legge in Consiglio e quindi una volta insediati tutti gli organi regionali.

Tra i partiti è il Pd a far valere il peso elettorale maggiore, per prassi ai dem spetterebbe la vice presidenza della giunta e la presidenza del Consiglio regionale oltre a tre o quattro assessorati. A seguire il M5s cui ne spetterebbero due o tre e uno ciascuno per Avs, Progressisti, Sinistra Futura e Orizzonte in Comune. Difficile, invece, che alla lista civica della presidente spetti qualche casella.

Per conoscere bene i vari pesi e delineare la mappa ufficiale delle caselle si deve comunque aspettare la proclamazione ufficiale degli eletti. Alla Corte d’appello di Cagliari stanno arrivando i verbali dagli altri uffici elettorali per la chiusura delle verifiche, per le quali dovrebbero essere necessari almeno altri dieci giorni.
L’altro dubbio per la composizione della giunta è legato alla possibilità del doppio incarico per i consiglieri eletti che saranno chiamati a fare gli assessori: per alcuni partiti sarebbe da evitare, per scongiurare le troppe assenze in Aula, ma soprattutto nelle commissioni consiliari, e garantire meglio il processo legislativo.

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