C’è attesa per il vertice previsto per oggi tra la presidente della Regione Alessandra Todde e la delegazione del Pd, composta dal segretario Piero Comandini, dal presidente Giuseppe Meloni, dalla vice segretaria Maria Francesca Fantato e dal capogruppo designato in Consiglio regionale Roberto Deriu.
All’ordine del giorno la composizione del futuro esecutivo che la governatrice vuole costruire con il faro della competenza e della condivisione, ma frutto di una sintesi che alla fine spetterà a lei.
Dopo i passaggi interni alla ricerca degli equilibri tra le correnti sui nomi da proporre, i dem sono pronti a ragionare con la governatrice, con il punto fermo delle preferenze ottenute alle urne, quasi il doppio del M5s.
Tre o quattro assessorati, è la sintesi da trovare, oltre alla presidenza dell’Assemblea: per Todde quattro caselle in giunta sono troppe e nella partita entrano anche le candidature alle amministrative.
Oltre alla questione di genere. Per la prima donna presidente della Regione cinque assessore su dodici è il numero giusto, ma vanno individuate anche dai piccoli della coalizione. Ancora presto per immaginare la squadra che si sta delineando, i nomi in ballo sono tanti e gli equilibri da rispettare anche, come quello, non secondario per molti, della rappresentanza territoriale.