Una buona notizia sul fronte dell’ambiente: la Sardegna è una regione virtuosa per la raccolta differenziata dei rifiuti, al terzo posto in Italia.
Lo certificano i dati rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani nel 2023, ultimo anno definitivo preso in considerazione, dell’assessorato dell’Ambiente presentati questa mattina dall’assessora Rosaria Laconi in conferenza stampa.
Dati che portano la Sardegna al 76,5% con 721.727 tonnellate, con una quota di differenziata di 551.815 tonnellate e 169.912 di rifiuti avviati a smaltimento.
“Dati confortanti – commenta l’assessora -, ma c’è ancora tanto lavoro da fare perché si è bravi, ma si può diventare ancora molto più bravi quando si tratta di tutelare il nostro ambiente”. I Comuni che hanno superato l’obiettivo del 65% sono 372 su 377, per una popolazione coinvolta pari al 91,8% del totale. Tra questi: 30 Comuni hanno superato l’85%; 168 Comuni hanno percentuali comprese tra l’80% e l’85%; 198 Comuni hanno superato l’obiettivo dell’80%, previsto per il 2029 dal Piano Regionale recentemente aggiornato (nel 2022 erano 166).
I Comuni che nel 2023 non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di legge del 65%, previsto, sono ormai solo cinque (due in meno rispetto al 2022), per una popolazione pari all’8,2% del totale (Oschiri, Gairo, Padru, Sassari). “Tra questi, quattro sono piccoli Comuni, ma rimane ancora Sassari, che, data la sua dimensione demografica, risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Piano”, spiega Laconi.
Virtuosi, invece, un po’ a sorpresa i Comuni costieri e turistici come Carloforte (al primo posto con l’89,5% di raccolta differenziata e Palau con l’88,3% o Villaputzu con l’88%.
Tutte le province della Sardegna hanno superato il 70% di raccolta differenziata: Oristano supera l’80%; Nuoro e Sud Sardegna si attestano poco sotto questa soglia; la Città Metropolitana di Cagliari supera il 78%; la Provincia di Sassari supera il 71%. Nel 2023, la produzione complessiva dei rifiuti urbani è diminuita di circa 10.300 tonnellate rispetto al 2022 (-1,5%). Sono calati sia i rifiuti avviati a smaltimento sia, sebbene in misura inferiore, quelli destinati al riciclo. Tra le frazioni differenziate, la riduzione più marcata ha riguardato la frazione organica e il vetro, mentre è stata meno significativa per carta, plastica e inerti.
“Non basta, abbiamo ancora tante criticità e le linee di azione devono andare nel senso di incentivare il riutilizzo e la riparazione dei beni, ridurre lo spreco alimentare lungo tutta la filiera; incentivare i Comuni verso l’introduzione della tariffa puntuale, che nel 2023 risulta ancora adottata solo dal Comune di Cagliari”, conclude l’esponente della Giunta.