“La Sardegna è in guerra ma non perché vi è entrata ma perché è la guerra che è entrata in Sardegna, la guerra tra imperialismi, di quelli che invadono e annettono territori altrui, ha invaso la terra del popolo sardo con navi da guerra, aerei, elicotteri, carri armati e con tutto ciò che di più distruttivo si può trovare tra gli armamenti militari”, scrive in una nota il Coordinamento Natzionale di Sardigna Natzione.
“Chi sono? Perché sono qui, chi li ha fatti entrare nella nostra terra? Sono targati Nato, sono quelli dello schieramento Very High Readiness Joint Task Force e sono qui per usare la Sardegna come teatro di guerra simulato di uno scontro tra imperialismi e come si sa i teatri simulati di guerra non li fanno certo in piazza Duomo A Milano o piazza San Giovanni a Roma ma nelle colonie occupate militarmente”, prosegue la nota.
“Li ha fatti entrare lo stato italiano, quello stato che si è formato tramite una corona rubata alla Sardegna e le guerre di annessione e che aderendo alla Nato paga il suo contributo territoriale e di servitù con le terre e la salute dei sardi” – prosegue la nota degli indipendentisti – Essere teatro di guerra non è più tollerabile, è incompatibile con la nostra salute, la nostra economia, la nostra autostima, con il diritto di sovranità e con il dovere generazionale di tutelare la nostra terra per passarla vivibile alle generazioni future”.
“E’ doveroso anche per noi indipendentisti unirsi al gridare corale “A FORAS SA NATO DAE SARDIGNA” ma ci teniamo a ribadire che siamo contro tutti gli imperialismi, occidentali, orientali e asiatici e che la Nato non uscirà dalla Sardegna finché in Sardegna ci sarà l’Italia ed è per questo e per chiarire il nostro antimperialismo che noi di SNI aggiungeremo al gridare corale “A FORAS S’ITALIA DAE SARDIGNA”, “A FORAS SA RUSSIA DAE SU DONBAS”, “A FORAS S’UCRAINA DAE SU DONBAS”, conclude la nota di Sardigna Natzione.