Sassari, emergenza freddo: in via Ardara apre il nuovo rifugio notturno comunale

Una casa per chi una casa non ce l’ha. Almeno per qualche mese, almeno finché fuori c’è troppo freddo.

Anche per chi, suo malgrado, al freddo si è dovuto abituare. In un modo o nell’altro. Fine di aprile sarà operativo a Sassari il rifugio notturno comunale. Quella del dormitorio per i senzatetto non è una novità in senso assoluto, ma considerata l’indisponibilità della struttura di via Duca degli Abruzzi il settore Lavori pubblici e il settore Servizi sociali hanno fatto la corsa contro il tempo per trovare una valida alternativa e garantire un servizio che il sindaco Giuseppe Mascia e l’amministrazione che guida considerano prioritario. «La ripresa della città passa per l’attenzione e la cura verso coloro che hanno piùbisogno», è la visione del sindaco.

Grazie al lavoro degli uffici, coordinati dagli assessori Salvatore Sanna e Lalla Careddu, l’edificio individuato in via Ardara 8 è stato adibito a tempo di record all’ospitalità di 20 persone. A gestire il rifugio notturno saranno i Guardian Angels Sassari, un’organizzazione no profit la cui missione è l’assistenza agli ultimi, agli invisibili, a chi resta più indietro di tutti. È così anche nel caso di chi non ha un posto dove andare a dormire, e che si deve arrangiare. Abituati a lavorare in rete, collaborando con numerose associazioni del territorio, i 15 volontari hanno stretto un accordo con la Caritas, che si occuperà della cena per gli ospiti in tutti i giorni feriali.

Alla cena domenicale e negli altri giorni festivi, già a iniziare dal Natale, ci penserà il Centro Vincenziano di via Canopolo, che garantirà anche latte, tea, caffè e biscotti per la colazione. Sotto la custodia della guardia notturna, sarà possibile per chi dorme nella struttura utilizzare un fornetto e due caffettiere grandi.

Chi dovesse avere necessità per la prima volta di usufruire del servizio di accoglienza notturna, dovrà presentarsi e accreditarsi tra le 18 e le 19, mentre per chi è già ospite potrà accedere al rifugio sino alle 22. La cena sarà servita dalle 20 alle 21, poi la pulizia dei piatti e della sala mensa e il rompete le righe. I 15 volontari si alterneranno, ma per ogni turno non saranno mai meno di tre. Il loro lavoro cesserà dopo cena e riprenderà l’indomani dopo la colazione, che potrà essere consumata dalle 7.30 alle 8.45.

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