Sassari, Palazzo della Frumentaria diventa Museo dei Candelieri

A nove anni dal lancio del progetto, il Palazzo della Frumentaria a Sassari si avvia finalmente a diventare il Museo dei Candelieri.

La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo del terzo intervento tra i sei previsti dal piano Iti Sassari storica, e ora si procederà con la predisposizione dei bandi pubblici per l’esecuzione dei lavori.

E’ previsto il recupero e la riorganizzazione del Palazzo della Frumentaria, dell’ex Casotto Daziario e dell’ex scuola di Sant’Apollinare, tre siti nel centro storico, nell’ottica di favorire la crescita della comunità attraverso la valorizzazione della tradizione dei Candelieri e dell’azione di Gremi e Intergremio, eredi delle antiche corporazioni cittadine.

Verrà poi il percorso culturale e museale “La Festa dei Candelieri”, che sarà al centro della rinascita socio-economica di quella parte del centro interessata dai lavori.

Un intervento da circa 3 milioni e mezzo sui 15 assegnati a suo tempo all’Iti attraverso un accordo siglato nel maggio del 2015 dall’allora governatore Francesco Pigliaru con Nicola Sanna, all’epoca sindaco di Sassari. Il punto centrale del progetto è il Museo che troverà casa alla Frumentaria.

L’allestimento sarà caratterizzato dal concetto di immersione. Al piano terra ci sarà un percorso con i Candelieri proiettati su colonne vetrate con retroproiezioni e telecamere. Il percorso si chiuderà con una piccola rampa che rappresenta il momento dell’ingresso nella chiesa di Santa Maria.

Al piano superiore su dei parallelepipedi di cristallo, sarà raccontata la storia dei ceri che sfilano il 14 agosto e di quelli che non partecipano. Si parte da un bookshop, superato il quale si arriva a uno spazio circolare allestito al centro, cuore dell’allestimento. Qui sarà riportata la documentazione storica, digitalizzata per il pubblico, e saranno allestiti dei tavoli didattici su cui sfogliare libri digitali e mappe interattive. Saranno anche sistemati pannelli e verranno liberate le finestre attualmente chiuse per favorire la luce.

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