Fino al 30 settembre il Padiglione Tavolara di Sassari ospita L’Onda Nuragica. Arte, artigianato e design alla prova della preistoria, a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, una mostra organizzata dalla Fondazione Nivola, promossa dal Comune di Sassari in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale“Giovanni Antonio Sanna” – Direzione Regionale Musei della Sardegna, l’Università degli Studi di Sassari e il supporto della Fondazione di Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna.
“La proroga della mostra L’Onda Nuragica – afferma il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia – è il primo atto concreto che segna l’impegno della nuova amministrazione nel campo della cultura. Investiremo sul Padiglione Tavolara e sulle altre strutture presenti in città per renderle operative e offrire ai cittadini una programmazione culturale di alto livello”.
L’esposizione esplora l’influsso esercitato dalle civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione visuale: dalla pittura e scultura all’architettura, al design e all’artigianato, dagli audiovisivi ai social media e alla cultura di massa. Il percorso si apre con la riscoperta moderna della cultura prenuragica e nuragica, dagli scavi tardo ottocenteschi e primo novecenteschi dell’archeologo Antonio Taramelli fino a quelli di Giovanni Lilliu, tra gli studiosi più influenti della Sardegna antica, attraverso documenti, foto e manoscritti, dalla Mostra Etnografica di Roma del 1911 per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia alle due rassegne di Venezia e Roma del 1949-50, fino alla messa in luce nel secondo dopoguerra del sito di Barumini.