Oltre 241mila bambini e ragazzi tra 0 e 19 anni in Sardegna.
Dei 12.793 minori senza tetto o senza fissa dimora che vivono in Italia, 8.163 (il 63,8%) si trovano nelle città metropolitane e a Cagliari sono ben 300.
Mentre a livello nazionale il 42% delle scuole primarie è dotato di mensa, nelle aree metropolitane la percentuale scende al 39,5%.
Nel capoluogo isolano il dato cala ulteriormente, attestandosi al 35,4%. Sono alcuni dei dati del rapporto “Fare spazio alla crescita” di Save the Children.
A Cagliari solo il 33,5% delle classi delle scuole primarie offre il tempo pieno, sotto la media nazionale, mentre per quanto riguarda l’offerta di tempo pieno nelle classi delle scuole secondarie di primo grado, la percentuale è superiore di più di dieci punti percentuali alla media nazionale e si attesta al 24,2%. Riguardo l’accesso e la mobilità per minori diversamente abili nella città metropolitana di Cagliari la percentuale di scuole dotate di rampe di accesso è superiore alla media nazionale (47,3% rispetto al 47%); il 54,6% è dotato di ascensore per il trasporto di persone con disabilità (58% media italiana), il 64,7% ha servizi igienici a norma (contro il 67,1%), il 67,1% ha scale a norma – quindi con montascale o rampe – (contro il 75,5%) e il 69,3% ha porte a norma (contro il 76,8%).
A Cagliari sono 170 i beni confiscati alla criminalità organizzata, di questi solo 5 sono quelli attualmente utilizzati per scopi educativi o indirizzati ai servizi per i minori. Su 114 municipi dei Comuni principali, delle città metropolitane, 33 presentano fattori di svantaggio più elevati. La zona di Mulinu Becciu ha un alto indice di svantaggio socioeducativo con percentuali particolarmente elevate di persone con solo licenza media, 52,7% (circa 22 punti percentuali in più rispetto alla zona di San Benedetto per esempio) e non occupate, 45%.