Sciopero commercio, ‘per contratto in piazza anche il 25 aprile’

Hanno incrociato le braccia proprio alla vigilia della Pasqua ma la lotta per il rinnovo del contratto con Federdistribuzione non si fermerà oggi.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs lanciano da Cagliari, dove c’è stato un flash mob davanti alla prefettura, la mobilitazione nazionale che alla vigilia di Pasqua ha visto i lavoratori in piazza in tutti capoluoghi di regione d’Italia: “intanto abbiamo chiesto ai lavoratori di non dare la disponibilità per il giorno di Pasqua e quello di Pasquetta – fanno sapere i sindacati – poi la lotta continuerà finché non ci sarà un nuovo tavolo di trattative.

Se necessario chiameremo nuovamente all’astensione dal lavoro il 25 aprile”.

Dopo l’accordo ritenuto soddisfacente siglato con Confcommercio e Confesercenti, c’è stata la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata per le imprese associate a Federdistribuzione. Da qui la protesta.

“Tantissimi supermercati hanno dovuto chiudere: c’è un’adesione importante con punte del 90% e 100% – ha detto Nella Milazzo della Filcams – è un segnale molto importante che Federdistribuzione dovrebbe cogliere. In cambio di un riconoscimento economico di 240 euro lordi mensili vogliono togliere i diritti e questo non è pensabile” “Federdistribuzione è stata l’unica associazione datoriale di questo comparto che non ha voluto firmare. Spera di avere delle condizioni migliori per la Dmo ma peggiorative per i lavoratori, che significa più flessibilità, e differenti dagli altri che operano nelle aziende firmatarie del rinnovo – ha spiegato Giuseppe Atzori della Fisascat Cisl – Adesso loro hanno riconosciuto 70 euro che sarebbe l’equivalente della prima tranche del precedente rinnovo contrattuale però è una loro iniziativa che non è supportata da nessun tipo di accordo”.

Secondo Cristiano Ardau (Uiltucs), “è vergognoso è che i lavoratori di un supermercato abbiano condizioni peggiori di loro colleghi che fanno lo stesso identico mestiere di un supermercato aderente ad altre associazioni: è anche una questione etica. E’ inaccettabile”.

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