Manifestazione domani in piazza del Carmine a Cagliari e sciopero generale contro la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali del governo Meloni.
Ma anche una risposta al vicepremier e ministro Matteo Salvini sul diritto di astensione dal lavoro: “Non ci faremo intimidire”.
Le ragioni della mobilitazione sono state illustrate questa mattina da Cgil e Uil. I settori coinvolti venerdì dallo sciopero in Sardegna sono: pubblico impiego (con riduzione delle ore a 4 per i vigili del fuoco), funzioni centrali, enti locali, sanità, terzo settore, igiene ambientale, poste, servizi in appalto, consorzi di bonifica, scuola, università, ricerca, Afam, formazione professionale, trasporti (escluso il personale di terra e navigante del trasporto aereo).
Il NurSind ha invece previsto una manifestazione scegliendo simbolicamente Nuoro e l’ospedale San Francesco per sottolineare la sofferenza dei presidi ospedalieri periferici.
Lo slogan dello sciopero di Cgil e Uil è nazionale: Adesso Basta!. Ma non mancheranno i temi caldi legati all’isola. Dalla sanità ai trasporti. Salvini nel mirino della Cgil: “Lavoratrici e lavoratori – ha detto Roberta Gessa, segretaria regionale Fp Cgil – esercitano domani un diritto costituzionale alla protesta. Con la precettazione è stato mosso un attacco a questo diritto. Ma noi andremo avanti sinché questo Governo non la smetterà di fare cassa sulle tasche di lavoratori e pensionati”.
William Zonca, Uiltrasporti, ha spiegato che la protesta riguarda i contenuti della proposta di bilancio: “Siamo convinti che ci sarà una grande adesione – ha spiegato – l’inflazione sta erodendo i risparmi, cancellando il ceto medio. Noi diciamo basta a un governo che non mostra attenzione verso i più poveri”.