Un primo sciopero martedì 6 agosto a Cagliari con manifestazione dalle 10 alle 12 davanti alla Confindustria Sardegna meridionale in viale Colombo, poi la mobilitazione si estenderà a tutta l’Isola, in una giornata di astensione dal lavoro regionale da programmare a settembre.
È il risultato del mancato accordo sul contratto del settore Industria Turismo scaduto da sei anni.
“I lavoratori e le lavoratrici che garantiscono la qualità di un comparto strategico per la provincia e per l’intera Sardegna – hanno spiegato i segretari territoriali di Cagliari Simone Congiu (Filcams Cgil), Giuseppe Atzori (Fisascat Cisl) e Cristiano Ardau (Uiltucs Uil) – non meritano l’indifferenza con cui le controparti si sottraggono a una trattativa che ha l’obiettivo di migliorare le loro condizioni e i gravi disagi legati alla continua perdita del potere d’acquisto”.
Sono sedici le ore di sciopero proclamate a livello nazionale da Filcams, Fisascat e Uiltucs, una protesta che coinvolgerà tutta Italia e anche l’Isola in diverse giornate.
Questo è il primo round ma la battaglia proseguirà “fino a quando Confindustria accetterà di sedersi al tavolo e condividere i giusti avanzamenti, a partire dalle retribuzioni che non sono più al passo con il costo della vita”, fanno sapere i sindacati.
“Al momento le controparti vorrebbero discutere di flessibilità e reperibilità, tempo determinato e apprendistato, bypassando totalmente le questioni più importanti per la vita dei lavoratori e delle lavoratrici.
Siamo davanti a un atteggiamento miope e dannoso per il settore”, spiegano Congiu, Atzori e Ardau sottolineando che “il negoziato andrà avanti fino a quando la Confindustria accetterà di affrontare i temi irrisolti come gli aumenti salariali, le misure contro la precarietà, appalti e internalizzazioni, contrasto alla violenza e alle molestie sui luoghi di lavoro, congedi per le donne vittime di violenza, genitorialità”.