Contrasto alla dispersione scolastica, potenziamento dei mezzi pubblici, investimenti sull’edilizia scolastica, mense e attività extracurricolari pomeridiane affinché la scuola diventi anche un punto di riferimento e di incontro per le ragazze e i ragazzi e garantisca attività di interesse. E ancora, tra le priorità al tavolo dell’incontro di questa mattina tra l’assessora della Pubblica Istruzione Ilaria Portas e i sindacati della scuola, c’è la legge regionale sull’istruzione, un importante intervento interassessoriale sul trasporto pubblico, la formazione professionale e ancora interlocuzioni con il Governo nazionale per rappresentare le specificità e le necessità della Sardegna.
“E’ stato un lungo e necessario incontro con i rappresentanti delle sigle sindacali del mondo della scuola, CGIL, CISL,UIL, Cobas, Gilda, Snals, ANP – ha detto l’assessora della Pubblica Istruzione Ilaria Portas – per discutere delle priorità sulle quali è necessario lavorare subito, bene e insieme, per riportare l’istruzione in Sardegna a un buon livello, eliminare il divario che esiste innegabilmente con altre regioni d’Italia, valorizzando i lavoratori della scuola e favorendo una didattica di qualità e inclusiva”.
L’assessora ha sottolineato più volte la necessità di individuare soluzioni che siano rispondenti alle caratteristiche socio economiche e olografiche dell’isola. “La Regione deve confrontarsi con il Ministero – insieme alle parti sociali – per individuare i percorsi formativi più adatti a studenti e studentesse di ogni ordine e grado”.
“La legge sarda sulla Scuola è un obiettivo di legislatura – ha proseguito l’assessora Portas – al quale arriveremo con un percorso con le sigle sindacali, il mondo dell’istruzione e il Governo nazionale. Il vantaggio di avere una nostra legge sarà quello di dare alla Sardegna un’istruzione a sua misura, senza più adeguarci a un vestito confezionato per altre regioni e che ovviamente non può essere della nostra misura”.
D’aiuto – in questo percorso che si sta delineando- sarà l’istituzione dell’Osservatorio scolastico che consentirà alla Regione di agire in base al monitoraggio fornito, con azioni mirate.