‘Scuola piegata a interessi aziende’, corteo studenti a Sassari

Centinaia di studenti delle scuole superiori hanno manifestato oggi a Sassari contro la guerra a Gaza e contro le politiche del Governo Meloni, ritenute repressive.

La manifestazione, organizzata da Fronte della Gioventù Comunista, Sa Domo de Totus e Giovani Palestinesi d’Italia, è iniziata all’emiciclo Garibaldi per poi spostarsi in corteo per le vie del centro città, fino alla sede dell’Università.

I manifestanti hanno esposto a gran voce le loro rivendicazioni e le loro accuse contro il governo nazionale: “Gli studenti sono al fianco del popolo palestinese, da oltre un anno Israele sta portando avanti un vero e proprio massacro che ha già causato più di 40.000 morti, di cui la maggior parte sono donne e bambini e che ora rischia di trascinare tutto il Medio-Oriente in un’escalation bellica senza fine”, ha detto Edoardo Mameli, studente del liceo Azuni e militante del Fgc.

“Il Governo Meloni è complice di tutto questo, continuando a favorire gli interessi di aziende belliche italiane come Eni e Leonardo al costo della vita di migliaia di persone”.

Un altro studente Lorenzo Piu, ha contestato la riforma del sistema scolastico: “L’obiettivo della Riforma Valditara è quello di piegare sempre di più l’istruzione pubblica agli interessi delle aziende, incrementando la criminale misura dell’alternanza scuola-lavoro e punendo chiunque provi ad alzare la testa.

Inoltre, con il continuo aumento degli accordi tra ministero dell’Istruzione, aziende belliche e ministero della Difesa, la guerra viene portata direttamente nelle scuole”, ha dichiarato.

“È inaccettabile che gli studenti vengano mandati a svolgere i propri percorsi di stage nelle basi militari e nelle aziende che producono le stesse armi con cui viene portato avanti il genocidio”.

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