All’appello mancavano soltanto loro, i circa 280 bambini della scuola primaria di via Stoccolma a Cagliari.
Stamattina, con una settimana di ritardo dal via, le prime lezioni: ora tutti gli studenti sardi sono regolarmente in classe.
A Genneruxi in aula sì, ma divisi. Per i problemi di agibilità dello stabile una parte degli alunni, circa 180, è stata trasferita alla scuola Italo Stagno di via Is Mirrionis.
Sono i bambini del “tempo pieno”: un bus navetta lì ha prelevati questa mattina da via Stoccolma per portarli nella nuova sede.
Nel pomeriggio risaliranno sul pullman per tornare a casa. Rimarranno invece nel loro quartiere altri cento piccoli studenti, ospitati nelle aule delle scuole medie Regina Elena.
Si conclude, quindi, con l’ingresso a scuola il tira e molla delle ultime due settimane cominciato quando ai genitori è stata comunicata l’impossibilità di entrare nelle aule interessate dai lavori di ristrutturazione. Il consiglio di istituto inizialmente si era opposto al trasferimento alla scuola Stagno proposto dal Comune. E aveva optato per un’altra soluzione: dieci aule-tende nel cortile della scuola media. Era stata persino allestita una tensostruttura di prova. Opzione però che si è rivelata impraticabile, anche per una questione di tempi.
Allora si è ritornati all’ipotesi Stagno: dopo una seduta rinviata, il consiglio d’istituto ha votato a favore.
Inevitabile però l’ingresso posticipato rispetto alla data di inizio ufficiale delle lezioni in Sardegna, il 14 settembre. In realtà la scuola aveva stabilito come data di ingresso l’11 settembre. Ma non c’era stato niente da fare nonostante il tentativo di fare entrare un gruppetto di bambini nelle aule di via Stoccolma riservate alle medie.
“Si parte con qualcosa ancora da rifinire – spiega all’ANSA Pino Aquila, presidente del Consiglio d’istituto – i bambini sono contenti di prendere lo scuolabus, per loro è quasi una gita ma vorremmo anticipare l’orario di partenza della navetta affinché non perdano troppo tempo nel trasferimento. Si tratta di una situazione transitoria, non senza disagi: anche le scuole medie hanno dovuto pagare il loro contributo rinunciando ai loro laboratori per ospitare i cento alunni delle primarie che non frequentano la scuola con il tempo pieno. Noi genitori siamo molto collaborativi, ma vigileremo affinché siano rispettati i tempi per il ritorno in via Stoccolma”.