“Serve un’ispezione ministeriale, il caso della lista d’attesa di oltre 6 mesi per la radioterapia in Sardegna non può derubricato a caso isolato”
Questa, in sintesi, la richiesta del Pd al ministro della Salute Orazio Schillaci attraverso un’interrogazione alla Camera a prima firma Malavasi e Lai e una lettera dei parlamentari dem eletti in Sardegna, Silvio Lai e Marco Meloni.
“La radioterapia per i pazienti oncologici sardi – si legge nell’interrogazione – non è più un diritto visto che lo stesso sistema sanitario dell’Isola consiglia a chi è affetto da tumore di cercare le cure radioterapiche fuori dalla Sardegna viste le lunghe liste di attesa.
Lo stesso l’assessore regionale alla sanità ha dovuto ammettere che la Sardegna sta attraversando un momento di disagio confermando, quanto denunciato e cioè che, per alcune patologie, i tempi di attesa vanno fino a 6 mesi e questo a causa del fatto che al presidio di Businco di Cagliari è in corso il cambio delle macchine per la radioterapia e quindi molti pazienti si riversano negli altri centri, mentre nel presidio di Nuoro la carenza di personale consente di far funzionare un solo macchinario su due”.
“Si tratta di capire – proseguono i parlamentari del Pd – se sono queste le cause e se potessero essere evitate, programmando adeguatamente io modificando gli assetti operativi circa la carenza di personale, che vede la Sardegna tra le Regioni meno decondizionate”.
E nella lettera dei parlamentari si rincara ulteriormente la dose segnalando al ministro Schillaci che “il caso della lista d’attesa in radioterapia non è un caso isolato in Sardegna e, per questo occorre indagare sulle cause specifiche della radioterapia ma anche sul crollo della sanità sarda che nell’ultimo report sulla erogazione dei LEA è crollata all’ultimo posto nazionale quando 6-7 anni fa si trovava intorno all’11/o posto nella graduatoria nazionale”.