Oltre 600, tra bambine e bambini, residenti nei 20 comuni della Marmilla sono senza pediatra.
Non ci sta la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu e fa un appello all’assessore della Sanità, ai dirigenti della Asl di Oristano e dell’Ares, ai responsabili del funzionamento del servizio della pediatria convenzionata, per valutare quali iniziative intraprendere e le modalità per promuoverle.
“È necessario – spiega la Garante – pubblicare con la massima urgenza un nuovo bando per ricercare in Sardegna e fuori dalla Region un pediatra con incarico definitivo e non provvisorio, da impegnare nel distretto Ales-Terralba, prevedendo incentivi, indennità e rimborsi, connessi alla permanenza del professionista in un territorio disagiato”.
Puligheddu è “consapevole che la situazione del sistema sanitario nazionale, rispetto alla medicina di base, presenta falle in tutte le Regioni”, ma, specifica, “non consola chi in prima persona subisce il danno maggiore, come in questo caso”. “Né l’indicazione arrivata dalla Asl – prosegue la Garante – perché i loro genitori li affidino a un medico di famiglia o alla pediatra attualmente in servizio a Mogoro, sembra risolvere il problema, in quanto praticabile solo per pochi di loro”.
“La vicenda – ricorda – ha sollevato la protesta delle comunità e generato sconforto, poiché viola in maniera evidente il diritto al mantenimento dei servizi essenziali di assistenza ai bambini e alle bambine residenti nel territorio”. Puligheddu esprime solidarietà in particolare alle famiglie e ai bimbi, molti dei quali piccoli e piccolissimi, “che non possono fare a meno di un medico dedicato, ancora di più se hanno patologie croniche, con necessità di cure continue. È necessario perciò attivarsi con sollecitudine per la risoluzione immediata del problema”.