Oltre 200 kg di pesce, carne, salumi, latticini in cattivo stato di conservazione sono stati sequestrati a Olbia in un capannone in uso a una ditta del Nord Italia.
Polizia stradale, Guardia costiera e Asl Gallura, che hanno svolto i controlli, hanno anche denunciato alla Procura di Tempio Pausania il titolare dell’azienda.
Gli alimenti sequestrati sono stati distrutti in quando merce deperibile, che se immessa sul mercato avrebbe potuto causare danni alla salute pubblica.
La scoperta del deposito è arrivata in seguito a un controllo della Polizia stradale su un furgone frigo alla periferia di Olbia.
Gli agenti hanno trovato vongole e cozze trasportati a contatto con il piano di carico, con grave rischio di contaminazione.
Dopo accertamenti svolti in collaborazione con la Guardia costiera e il Servizio igiene degli alimenti della Asl Gallura, il trasportatore è stato sanzionato ed è stato deciso di fare un sopralluogo nello stabilimento della zona industriale di Olbia da dove provenivano i molluschi, che erano privi anche del documento di trasporto e tracciabilità.
Nel capannone erano stoccate derrate alimentari a temperatura ambiente, interrompendo, così, la catena del freddo. Dalle verifiche è risultato che oltre 200 kg di alimenti erano in cattivo stato di conservazione e sono state quindi sequestrate e poi distrutti.
Al titolare della ditta sono state contestate sanzioni amministrative sia per l’inidonea etichettatura delle casse di pesce e altri prodotti alimentari, sia per la mancata comunicazione alla Suap del Comune di Olbia sullo svolgimento delle attività di stoccaggio alimenti.