Un brano disponibile su tutte le piattaforme digitali da poche ore che ha già ottenuto un vasto successo e che rappresenta un “manifesto, una dichiarazione pubblica di come sono e del mio carattere”. Sergio Caputo, l’autore di ‘Un sabato italiano’, torna sulla scena con il singolo ‘Sono uno spirito libero’ con il quale racconta di non essersi “mai adattato ad essere un personaggio pubblico. Infatti, appena scendo dal palco torno nell’anonimato. Dai commenti che mi arrivano – dice intervistato dall’AdnKronos – mi accorgo che tutti si stanno identificando in questa canzone perché c’è voglia di liberarsi, di sentirsi anche fuori dagli schemi che spesso ci imponiamo da soli”.
Guardando alla più stretta attualità, ovvero al Festival di Sanremo, al quale ha partecipato nel 1987 con ‘Il Garibaldi innamorato’, Caputo non esita ad affermare: “Mi piacerebbe tornarci perché è rimasta l’unica manifestazione in musica in Italia e se non passi da lì è molto difficile essere considerati dai media. Mi piacerebbe tornare ma non credo che mi sceglieranno mai più. Ci sono andato insieme ai big: c’era Toto Cutugno, la Casale, Mia Martini e Fausto Leali. Erano veramente i big, quelli che invece ora vi partecipano hanno fatto un solo pezzo”.
Tornando a riflettere sul suo nuovo singolo Caputo spiega: “Questo è un brano che mi è uscito così, di colpo che non aspettavo anche perché ho una settantina di brani incompiuti che vorrei portare a termine. Oggi, non esistendo più i supporti fisici, fare album non ha più un grande senso perché la gente si scarica un pezzo che gli piace e gli altri non li vuole. Ciononostante, questo brano potrebbe entrare nel progetto di un album che, sulla carta, esiste già perché devo scegliere i pezzi più belli e portarli a termine”, sostiene Caputo che attualmente è in un tour dedicato ai 40 anni di ‘Un sabato italiano’.
“Stiamo avendo – afferma l’artista – un successo strepitoso, la settimana scorsa abbiamo fatto un sold out a Bologna al teatro Duse. Un successo, per me commovente, che abbiamo riscosso anche a Firenze. Saremo a Roma il 13 marzo e poi andremo a Milano. La prossima settimana, inoltre, avrò un mini-tour in trio in Puglia, andremo a Martina Franca, Taranto e Foggia. Alterniamo, insomma, concerti con la formazione del Trio e concerti nei teatri”. Il brano è corredato da un video “del quale sono molto fiero”, afferma il musicista che sottolinea: “Il fatto che i miei pezzi siano sempre stati definiti surreali mi ha spinto a fare un riferimento proprio al surrealismo. Ho realizzato quindi un video che richiama i surrealisti, da Magritte ad André Breton”, conclude.