Il testosterone è un ormone fondamentale per il benessere maschile. Nonostante nell’immaginario comune venga unicamente associato solo alla sfera sessuale, in realtà regola molte altre funzioni dell’organismo: è infatti necessario per la salute dell’apparato scheletrico, protegge da alcune malattie metaboliche, stimola la vitalità e aiuta a combattere degli stati psicologici debilitanti, come l’ansia e la depressione.
E’ vero che per i molti uomini con diagnosi di carenza di testosterone, perdere peso può aiutare – per contro – ad aumentare i livelli di testosterone. Ma alcune diete, in particolare una dieta povera di grassi, possono essere associate a una piccola ma significativa riduzione del testosterone. A sancirlo è uno studio pubblicato sul “The Journal of Urology”, Gazzetta ufficiale dell’American Urological Association (AUA). Journal che è pubblicato nel portfolio Lippincott da Wolters Kluwer.
La carenza di testosterone è una questione seria, in quanto può portare a problemi, tra cui una riduzione dell’energia e della libido, insieme ad alterazioni fisiologiche, tra cui un aumento del grasso corporeo e una ridotta densità minerale ossea.
Oltre ai farmaci, il trattamento per il basso livello di testosterone include spesso modifiche dello stile di vita, come esercizio fisico e perdita di peso. Ma gli effetti della dieta sui livelli di testosterone non sono stati chiari. Poiché il testosterone è un ormone steroideo derivato dal colesterolo, i cambiamenti nell’assunzione di grassi ne potrebbero alterare i livelli.
Sono stati anlizzati i dati su oltre 3.100 uomini da uno studio sanitario nazionale (il National Health and Nutrition Examination Survey o NHANES), dove tutti i partecipanti avevano dati disponibili sulla dieta e sul livello sierico di testosterone. Sulla base della storia della dieta di due giorni, il 14,6 per cento degli uomini ha soddisfatto i criteri per una dieta a basso contenuto di grassi, come definito dall’American Heart Association (AHA). Un altro 24,4% degli uomini ha seguito una dieta mediterranea ricca di frutta, verdura e cereali integrali ma povera di proteine animali e latticini. Solo pochi uomini hanno soddisfatto i criteri per la dieta AHA a basso contenuto di carboidrati, quindi questo gruppo è stato escluso dall’analisi.
La risposta rimane purtroppo sconosciuta, secondo gli autori dello studio. Negli uomini in sovrappeso o obesi, i benefici per la salute di una dieta povera di grassi probabilmente superano di gran lunga la piccola riduzione del testosterone sierico. Al contrario, per gli uomini che non sono in sovrappeso, evitare una dieta povera di grassi “può essere una componente ragionevole” di un approccio poliedrico per aumentare il testosterone sierico.
Saranno necessari ulteriori studi per confermare i loro risultati e per chiarire il meccanismo attraverso il quale le diete restrittive riducono il testosterone. Ma a causa delle difficoltà degli studi dietetici su larga scala, è improbabile che vengano condotti studi definitivi.