Si è concluso in tarda mattina lo sfratto dell’azienda e agriturismo della famiglia Pistis a Sant’Anna Arresi, davanti ad un folto nucleo di attivisti e una presenza massiccia delle Forze dell’Ordine.
Intorno alle 8 del mattino sono giunti sul posto i primi manifestanti solidali con la famiglia che deve sloggiare e quasi contemporaneamente sono arrivati i Carabinieri del comando locale.
Se in una prima fase le operazioni di sgombero si stavano svolgendo con una certa tranquillità, sono stati i Carabinieri a cercare di intimidire Simone Spiga, il giornalista presente sul posto, con la richiesta, ben due volte dei documenti e con il tentativo di impedire di garantire il diritto di cronaca, cercando di non far riprendere il momento dell’accesso all’area da sgomberare.
Inoltre, con l’arrivo del nuovo acquirente ci sono stati momenti molto tesi tra i manifestanti e il compratore all’asta che ha provocato più volte le persone presenti.
In merito alla presenza del nuovo proprietario del terreno, siamo stati contattati telefonicamente alle 16,51 del 27 maggio, dal reale acquirente dell’azienda che ci ha comunicato di essere a Parma e non in Sardegna e quindi non sappiamo chi sia la persona che è entrata dentro la struttura insieme all’Ufficiale Giudiziario e ai Carabinieri. Pertanto abbiamo provveduto a modificare l’articolo alle ore 17.00 circa con le richieste poste dal reale acquirente.
In conclusione va evidenziato come il fabbro, inviato per tagliare le catene e far accedere all’area l’ufficiale giudiziario, durante le operazioni con la sega elettrica non aveva alcun dispositivo di sicurezza previsto dalle norme vigenti.
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