Si ferma il Moby Bastìa, nuova protesta degli autotrasportatori

Nove miglia nautiche, circa 16 chilometri: è la distanza tra il porto di Santa Teresa Gallura e quello in Corsica di Bonifacio.

Una distanza che da oltre un mese per gli autotrasportatori sardi è diventata lunghissima e insormontabile, tanto da essere ormai impraticabile.

Il traghetto Bastìa del gruppo Moby, che aveva sostituito il Giraglia fermo per manutenzione a Genova, da stamane è bloccato nel porto gallurese a causa, fanno sapere gli autotrasportatori, di un’avaria ad un’elica.

Solo due giorni fa, dopo essere stato risistemato a seguito dei controlli fatti dell’autorità marittima francese a Bonifacio, era ripartito facendo la spola tra le due isole gemelle. Ma oggi è arrivata la nuova doccia fredda per gli autotrasportatori. “Lo diciamo da tempo, è ora che cambino le imbarcazioni.- afferma Gavino Peigottu, autotrasportatore che oggi ha preferito non rischiare e non ha fatto alcuna corsa – Ci deve essere data la possibilità di lavorare, basta scuse e mezze verità. L’unica cosa certa è il grande lavoro che stanno svolgendo quelli della Ichnusa Lines, ma che non riescono a coprire tutte le richieste di posti, tra turisti e merci”.

Attualmente infatti a garantire il collegamento sono solo le corse della Ichnusa, ma la compagnia è costretta molto spesso a lasciare a terra, in un porto o nell’altro, gli autotrasportatori. “Ci sono colleghi fermi a Bonifacio che non sanno quando troveranno posto per rientrare a casa in Sardegna e ci sono merci che dalla Sardegna andrebbero consegnate agli acquirenti ma non riescono ad oltrepassare il mare”, conclude Peigottu che insieme a Roberto Sistu si stanno facendo portavoce del disagio degli autotrasportatori nel nord Sardegna, riporta l’Ansa.

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