Il tribunale vaticano ha condannato a 9 mesi, con pena sospesa, i due attivisti di Ultima Generazione che lo scorso agosto si incollarono alla statua del Laocoonte all’interno dei musei Vaticani.
Si tratta di Ester Goffi, 26 anni, e Guido Viero, di 61.
Entrambi dovranno pagare anche una multa di 1.500 euro per il reato di danneggiamento aggravato e una da 120 euro per quello di trasgressione “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente”.
Il tribunale vaticano ha condannato anche la terza attivista che, durante il blitz ai musei vaticani, filmò l’azione degli attivisti. Laura Zorzini dovrà però pagare solo un’ammenda di 120 euro per il reato di trasgressione “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente”. Viero e Goffi, inoltre, sono stati condannati a risarcire il danno al monumento per un totale di 28.148 euro. Nell’udienza di oggi, il promotore di giustizia aveva richiesto una condanna a 2 anni e 5 giorni per Guido Viero, di 2 anni per Ester Goffi e di un mese per Laura Zorzini. Per i primi due era stata richiesta anche una multa di 3 mila euro.
Il Vaticano, una delle ultime monarchie assolute del mondo, dimostra tutta la propria ipocrisia con questa pena. È spropositata e assurda una condanna a nove mesi di carcere per due persone che hanno semplicemente voluto accendere i riflettori su quello che il Papa scrive e predica, più di 3. 000 euro di multa in totale, una richiesta di 28.000 euro di danni per poche gocce di colla su un blocco di marmo messo sotto i piedi del Laocoonte nel 1815. Vorremmo sentire ora la voce del mondo cattolico, quello che non si è nemmeno presentato al presidio a sostegno di Ultima Generazione, per capire se oltre alle parole c’è qualche intenzione concreta.
Nella prima udienza, convocata per il 9 marzo scorso, le tre persone coinvolte hanno deciso di non presentarsi mentre, nell’udienza del 24 maggio scorso, sono stati ascoltati Ester e Guido sui fatti di agosto, gli avvocati difensori e i testimoni oculari: un responsabile dei restauratori vaticani, un gendarme e una guardia museale.
A favore di Ultima Generazione si sono schierati oltre 100 avvocati, che hanno sottoscritto un appello contro la criminalizzazione di chi manifesta per denunciare la crisi ecoclimatica. Questo atto significativo avviene in seguito alla decisione della procura di Padova di indagare 5 persone della coalizione con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti di interruzione di pubblico servizio, di deturpamento e contro la libera circolazione stradale. Una scelta che arriva a meno di un anno dall’introduzione del reato di danneggiamento di beni culturali.