Di fronte a “oltre 33 mila civili palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani” anche la Sardegna risponde alla chiamata dell’Associazione Amicizia – Sardegna Palestina, e si mobilita questo sabato, a Sassari, a Cagliari e a Nuoro con tre manifestazioni “per portare sostegno concreto alla popolazione e per fare pressione su Israele perché cessi il fuoco e rispetti le risoluzioni Onu sul ritiro da Gaza e dai territori occupati”.
Inoltre i manifestanti chiedono al governo italiano di invertire rotta: “no al supporto a Israele, sì ad atti reali per fermare il genocidio”.
Oggi a Sassari, i Giovani Palestinesi – Sassari, gli Studenti per la Palestina, e l’Assemblea cittadina per la Palestina, hanno presentato il programma dell’assemblea pubblica in piazza Università e, contestualmente, gli obiettivi del corteo che si concentrerà in piazza Azuni a Sassari alle 15, per poi dirigersi verso il Rettorato davanti al quale si svolgerà un dibattito in cui interverranno studenti, insegnanti, le comunità migranti, e artisti.
“Continuiamo a chiedere – hanno detto i rappresentanti dell’ Assemblea Studenti per la Palestina Sassari – al Senato accademico e al rettore del nostro ateneo di recidere ogni rapporto con Leonardo Spa., azienda italiana strettamente legata a Israele e una delle massime produttrici di armi d’Europa, nonché fornitrice degli armamenti con cui Israele sta compiendo un vero e proprio genocidio”.
A Cagliari con il Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina, ci sarà un presidio alle 17.30 in via Sant’Alenixedda (di fronte al Teatro Lirico mentre a Nuoro con A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna e Nugoro pro sa Palestina, l’appuntamento è alla 17 in via Lamarmora (fronte stazione).