Nuovo presidio dei nove lavoratori di una ditta esterna licenziati per il calo delle commesse negli appalti della Sider Alloys, ma anche preoccupazione per il futuro dell’intero stabilimento di alluminio primario nel Sulcis.
I sindacati sono sul piede di guerra e domani riuniranno gli operai in assemblea ai cancelli della fabbrica per fare il punto della vertenza e decidere eventuali azioni di protesta, senza escludere lo sciopero.
“Sul rilancio delle produzioni c’è un silenzio assoluto che è molto molto preoccupante e al quale bisogna rispondere immediatamente – spiega Roberto Forresu della Fiom -Cgil anche a nome dei colleghi della Fsm Cisl e della Uilm – O l’azienda ci incontra per darci delle risposte sul futuro oppure fermeremo i lavoratori che stanno entrando”.
Oltre al reintegro dei lavoratori licenziati nelle ditte di appalto, circa una trentina tra ottobre a oggi, i sindacati lanciano un ulteriore appello alle istituzioni.
“Sollecitiamo da tempo l’immediata convocazione di un tavolo al ministero delle imprese perché qua non si capisce bene quale sarà il futuro di questo stabilimento – incalza Forresu – dovevano esserci delle garanzie che non arrivano mai e non abbiamo nessuna risposta neppure dall’azienda per capire quali siano le intenzioni in merito all’ultimo incontro che hanno tenuto al Mimit”.